Mea Maxima Culpa: Silenzio nella casa di Dio
Mea Maxima Culpa: Silence in the House of God
2012
Paesi
Usa, Gran Bretagna
Genere
Documentario
Durata
106 min.
Formato
Colore
Regista
Alex Gibney
Prendendo le mosse dalle testimonianze di quattro uomini adulti che decidono di rompere il silenzio sugli abusi subiti in gioventù per mano di padre Lawrence Murphy, il regista Alex Gibney realizza una vera e propria inchiesta sui casi più eclatanti di pedofilia che hanno sconvolto la Chiesa nel nuovo millennio. Alex Gibney è un autore estremamente interessato a sviscerare la società statunitense in cui ha vissuto. Avendo già dato prova di saper gestire al meglio i materiali per dare forma a delle vere e proprie inchieste (come in Enron – L'economia della truffa del 2005, in Client 9: the Rise and Fall of Elliot Spitzer del 2010, o in Taxi to the Dark Side del 2007, che gli valse un premio Oscar come miglior documentario), il regista firma una pellicola pienamente riuscita per la sua capacità di svelare fatti scottanti e nascosti senza mai eccedere nel soggettivismo ma, al contrario, riuscendo a mantenere sempre un tono di totale controllo sulla materia e sulle emozioni umane. Mea Maxima Culpa: Silenzio nella casa di Dio è un documentario coraggioso e preciso, che prova a far luce su una catena di crimini impuniti dalle proporzioni inimmaginabili. Gibney riesce a conservare neutralità e lucidità lungo tutta la durata del film, nonostante la rabbia e la voglia di riscatto siano costantemente dietro l'angolo, pronte a palesarsi. L'autore non muove nessuna accusa contro la religione e le sue ideologie, piuttosto prova a spronare qualche riflessione sulla componente politica della Chiesa, dalle regole ferree e incomprensibili alla sua struttura piramidale. Un film interessante e stimolante, ennesima spia del (sottovalutato?) talento del suo ideatore.
Maximal Interjector
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