Racconto crudele della giovinezza
Seishun zankoku monogatari
1960
Paese
Giappone
Genere
Drammatico
Durata
96 min.
Formato
Colore
Regista
Nagisa Ōshima
Attori
Miyuki Kuwano
Yūsuke Kawazu
Yoshiko Kuga
Fumio Watanabe
Shinji Tanaka
Makoto ((Miyuki Kuwano), studentessa universitaria, fa la prostituta. Con Kiyoshi (Yûsuke Kawazu) però c'è qualcosa di più, tanto che i due finiscono a vivere insieme. La loro situazione economica è però disperata e le preoccupazioni li attanagliano, per cui a Makoto non resta altro che tornare sulla strada. Grande affresco sulla gioventù giapponese del suo tempo, attraverso il quale Nagisa Ōshima sintetizza e restituisce tutta l'angosciosa assenza di speranza e il crudo nichilismo di un'intera generazione e, contemporaneamente, dà il la a quella che può essere bollata come una sorta di "nouvelle vague giapponese". Racconto crudele della giovinezza può vantare una sapiente dose di brutale prosaicità e sfrontatezza giovanile, visibile soprattutto nella volontà del regista nipponico di girare alcune scene nel modo più antiaccademico possibile, sovvertendo i canoni formali e contrappuntando la quotidianità delle situazioni con dosi provocatorie di sesso e violenza. L'iperrealismo dello sguardo del regista, che usa magistralmente il fuori campo e la sintassi cinematografica, può ricordare un approccio pasoliniano, ma è innegabile che Ōshima sia un cineasta dagli obiettivi più studiati e mirati: ciò che in Pasolini era urgenza poetica e che nel coevo cinema francese rasentava a conti fatti l'avanguardia, qui si traduce inevitabilmente in presa di posizione più smaccatamente politica. Il film, complice la sua natura tutt'altro che accomodante, fu un vero e proprio caso, facendo da volano per la successiva carriera del regista.
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