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Pedro Almodóvar ha proposto a Penélope Cruz Madres Paralelas ai tempi di Tutto su mia madre
Pedro Almodóvar è tornato a convincere la critica e il pubblico dei grandi festival con il suo Madres paralelas, nelle sale italiane dal prossimo 28 ottobre. Curiosità molto interessanti arrivano nel frattempo dal New York Film Festival dove il regista si trova, in occasione della serata di chiusura, assieme alla sua musa Penélope Cruz e all'emergente Milena Smit.

Durante la conferenza stampa di venerdì mattina, Almodóvar ha infatti rivelato che Madres paralelas è in realtà un film a lunga gestazione, dato che la sua genesi risale a più di 20 anni fa, ai tempi del premio Oscar del 1999 per Tutto su mia madre

"La prima volta che mi ha proposto questa storia, eravamo qui a New York, ed eravamo occupati con la conferenza stampa di stampa di Tutto su mia madre", ha detto la Cruz. "Mi ha raccontato alcune cose su questa storia che poi è cambiata, si è evoluta molto, ma quella era la base della storia".

Ha poi aggiunto: "Quando eravamo in pieno lockdown, abbiamo fatto una delle nostre chiamate su FaceTime, e lui mi ha detto: 'Oh, a proposito, ho tirato fuori questa storia dal cassetto e la sto scrivendo di nuovo e sto pensando a te per il ruolo di protagonista.' Immaginate durante il lockdown, senza sapere nulla sul futuro, senza sapere niente. E poi mi ha dato questa iniezione di speranza ed eccitazione legata al progetto di raccontare queste due storie meravigliose insieme. Forse tra tutti i soggetti che ha condiviso con me, questo è il mio preferito".

"Per me era l'unico modo [per superare la pandemia], è stato scrivere, fuggire dalla realtà", ha detto Almodóvar. “Intorno a me vedevo le notizie dei giornali di tutti i giorni. Enormi tragedie… [ma] in realtà è stato più produttivo perché durante il confinamento potevo essere molto più concentrato. Non potevo uscire. Non riuscivo a vedere nessuno".

“Scrive tutto il tempo, anche quando siamo in viaggio o promuoviamo un film, a volte scrive tre sceneggiature contemporaneamente. Non so come faccia, ma è così da quando l'ho incontrato", ha detto l'attrice. “Quando giriamo, penso che sia più felice. Scrivere, dirigere, post-produrre, viaggiare in tutto il mondo con il film, sono tutte attività che lo rendono più felice".

Fonte: Indiewire
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