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Soulmates: la serie di Amazon Prime è una Black Mirror del "cuore" malriuscita

Tra 15 anni avrai la possibilità di trovare l’anima gemella tramite un test valido al 100%.
Lo faresti?

Disponibile dall’8 febbraio su Amazon Prime Video, Soulmates è una serie firmata William Bridges, autore di successi interplanetari come Black Mirror e Stranger Things, e da Brett Goldstein.
Sei episodi autoconclusivi in cui è stato ideato anche un sistema operativo per tablet e telefonini (e chissà se un domani saranno proprio così).

In Soulmates siamo in un futuro prossimo di circa 15 anni; la multinazionale Soul Connex ha cambiato radicalmente i rapporti sentimentali grazie alla scoperta della “soul particle”, la particella dell’anima, che misura le affinità in maniera scientifica. Chi vuole può sottoporsi a un test che individuerà la sua anima gemella nel mondo.

Una moglie felicemente sposata farà il test? A una coppia di giovani sposini basterà il loro rapporto o faranno il test? E se due serial killer, di cui uno che non sa di esserlo, avranno un match?

Soulmates è il tentativo di realizzare un Black Mirror del “cuore” e affrontare temi spinosi quanto fondamentali della nostra società.
Hanno ancora senso matrimonio e amore monogamo oggi? E se sì, perché giudicare chi invece compie altre scelte? Nell'episodio con l’attore Charlie Heaton di Stranger Thing ci si interroga anche su un dolore immenso, quello della morte di un partner.

Come avrete già capito la domanda di sottofondo resta la stessa per tutti gli episodi: quanto affidarsi a una “macchina” o al destino per questo tipo di scelte. Ognuno guardando la serie sceglierà la risposta che preferisce.

Nonostante il tema centrale sia assolutamente pertinente, attuale, e l’idea di un test molto affascinante, Soulmates non riesce nemmeno lontanamente a raggiungere lo spessore della serie Black Mirror e, anzi, addirittura stupisce che uno degli scrittori abbia lavorato su entrambe.

A fronte di una tensione narrativa che vuole riproporre gli schemi distopici della serie inglese, Soulmates non può che collocarsi in un tentativo malriuscito di essere accattivante e potente. In buona sostanza l’impegno c’è, e si vede, ma il risultato è scarso e a tratti davvero molto ingenuo. Siamo convinti che la piattaforma Amazon Prime Video vada premiata per la scelta di sperimentare e credere sempre in nuove sfide, ma spesso, come incastrate in un limbo, le sue serie non riescono a raggiungere le vette di quelle dei suoi competitori quali HBO, Hulu o Netflix.

Una curiosità: nel cast non potrete non riconoscere subito i diabolici occhi del clown dei nostri peggiori incubi. Uno dei protagonisti, infatti, è il bravissimo attore svedese Bill Skarsgård, il Pennywise di It.

Caterina De Sanctis

Maximal Interjector
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