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Venezia 2020: per ora esclusa la possibilità di una versione digitale del Festival

Dopo il rinvio del Festival di Cannes e di tante altre manifestazioni cinematografiche, non ci sono certezze per nessuno degli altri Festival, nemmeno quelli autunnali.

Intanto, però, il Festival di Toronto ha rotto il silenzio, dichiarando di aver cominciato a considerare l'opzione di spostare buona parte della sua rassegna online, dal momento che la possibilità di tornare in sala per settembre pare lontana.

Alberto Barbera, direttore artistico del Festival di Venezia, ha rilasciato una dichiarazione all'ANSA, escludendo questa strada per la Mostra: "Intanto Toronto è un'altra tipologia di festival non paragonabile a Cannes e Venezia e oggi poi non si può essere che generici sul futuro. Solo quando sapremo in tempi utili quello che si può fare e non fare prenderemo una decisione, ma una cosa è certa: qualsiasi cosa sia saremo pronti. Da parte nostra continuiamo a lavorare esattamente come gli anni scorsi. Mancano ancora due mesi e davanti ci sono tre scenari possibili: quello più pessimistico, con la pandemia ancora attiva che ci costringe a prendere un bell'anno sabbatico e mettere questa edizione 2020 tra parentesi. C'è poi lo scenario più ottimista, la pandemia si arresta e tutto torna come prima; e, infine, quello intermedio che prevede dei vincoli che ora non possiamo prevedere e con i quali ci dovremo confrontare".

Le affermazioni di Barbera sono state seguite dalle precisazioni di un portavoce della Mostra, rilasciate a Variety: "Il Festival di Venezia non può essere sostituito da un evento online. Ovviamente non escludiamo la possibilità di utilizzare la tecnologia per una o più iniziative ma per ora è troppo presto per prendere decisioni".

Secondo il calendario attuale, la manifestazione veneziana dovrebbe svolgersi dal 2 al 12 settembre e a Cate Blanchett spetterebbe il ruolo di Presidente di Giuria.

Fonti: ANSA & Variety

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