News
Venezia 76: conto alla rovescia per la selezione. Da Joker ad Ad Astra, ecco i film più probabili

Il prossimo 25 luglio verrà svelato, nel corso di una conferenza stampa che si terrà al cinema The Space Moderno di Roma, il programma della 76esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre, qui trovate il link per ottenere l’accredito grazie alla partnership tra la Biennale e LongTake).

Com’è naturale che sia, su molte testate internazionali sono già ampiamente circolate delle voci attendibili sui film che vedremo al Lido. Tra i titoli più probabili, stando all’autorevole rivista americana Variety, troviamo: Ad Astra di James Gray con protagonista Brad Pitt, il film ancora senza titolo di Noah Baumbach per Netflix con Adam Driver, Scarlett Johansson e Laura Dern (una commedia sul tema del divorzio); The Aeronauts di Tom Harper con Felicity Jones ed Eddie Redmayne (già fianco a fianco ne La teoria del tutto); The Pope di Fernando Meirelles con con Jonathan Pryce nei panni di Papa Francesco e Anthony Hopkins in quelli di Benedetto XVI; il ritorno di Sylvester Stallone nelle vesti di uno dei suoi personaggi più celebri in Rambo: Last Blood e il thriller The Burnt Orange Heresy diretto dall’italiano Giuseppe Capotondi, girato sul lago di Como e con nel cast Claes Bang, Elizabeth Debicki, Donald Sutherland e il frontman dei Rolling Stones Mick Jagger.

Ma anche, naturalmente, il Joker di Todd Phillips con Joaquin Phoenix. A questo proposito, lo scorso 28 giugno il direttore della Mostra Alberto Barbera aveva postato una foto sul suo account Instagram presso gli studi della Warner Bros: un indizio decisamente significativo, senza tralasciare che il mancato annuncio del film d’apertura, non ancora svelato ad oggi, potrebbe far pensare alla suggestiva, ma comunque difficile da ipotizzare, scelta rivoluzionaria di un cinecomic caricato per la prima volta di una responsabilità e uno slot così prestigiosi.

Altri titoli in predicato per la Mostra sono il praticamente certo, stando alle nostre fonti, Ema di Pablo Larraín con Gael García Bernal, il thriller in lingua inglese Wasp Network di Olivier Assayas con Penélope Cruz e lo stesso Bernal e il dramma Willow del macedone Milcho Manchevski. Senza dimenticare nemmeno The King di David Michod, altro titolo Netflix basato su diverse commedie e opere di Shakespeare con Timothée Chalamet, Robert Pattinson e Lily-Rose Depp, e Against All Enemies, con Kristen Stewart nei panni della celebre attrice Jean Seberg.

Tra i vari film europei opzionati spiccano invece: Gloria Mundi di Robert Guédiguian; The Salt of Tears di Philippe Garrel; An Officer and a Spy di Roman Polanski con Jean Dujardin e Louis Garrel, sul noto affare Dreyfuss; il film concerto Us + Them di Roger Waters dedicato al co-fondatore dei Pink Floyd e lo svedese Roy Andersson, cineasta già premiato col Leone d’oro nel 2014 per Un piccione seduto su un ramo riflette sull’esistenza, che quasi certamente tornerà in Concorso al Lido con la sua ultima fatica, dal titolo About Endlessness.

Dall’Asia dovrebbe arrivare il primo film di Hirokazu Kore-eda non d’ambientazione giapponese, The Truth, con Catherine Deneuve, Juliette Binoche ed Ethan Hawke, No. 7 Cherry Lane dell’hongkonghese Yonfan e il thriller in bianco e nero del regista cinese Lou Ye, Saturday Fiction, con protagonista Gong Li e ambientato a Shanghai nel 1941 durante l’occupazione giapponese (c’è però la spada di Damocle molto rischiosa del veto imposto dalle autorità cinesi).

Capitolo Italia. I prodotti nostrani che dovrebbero trovare posto in cartellone, concorso compreso, quest’anno sono: Il sindaco di Rione Sanità di Mario Martone, che tornerebbe in concorso a un solo anno di distanza da Capri Revolution con un adattamento al presente dell’omonima opera di Eduardo De Filippo; Martin Eden di Pietro Marcello, trasposizione del romanzo di Jack London con protagonista Luca Marinelli; Volevo nascondermi di Giorgio Diritti, biopic sul pittore Antonio Ligabue con Elio Germano; il dramma sulla crisi economica di Alessandro Rossetto Effetto Domino; le serie tv The New Pope di Paolo Sorrentino con Jude Law e John Malkovich e Zero Zero Zero di Stefano Sollima, tratta dall’omonimo libro di Roberto Saviano (di entrambe vedremo di certo le prime due puntate).

Quasi sicuramente, stando a quanto circola nell’aria, non ci sarà infine The Irishman di Martin Scorsese, che non ha finito in tempo i lavori macroscopici di post-produzione messi in cantiere per ringiovanire il cast, e poche possibilità sembrano esserci anche per Il cardellino, adattamento del romanzo di Donna Tartt, e per Gemini Man di Ang Lee con Will Smith.

Fonte: Variety

Foto: Warner Bros.

Maximal Interjector
Browser non supportato.