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Venezia 76: preferiti e favoriti in attesa del palmarès

A poche ore dalla cerimonia di premiazione, che farà calare il sipario su questa edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ecco una panoramica sui titoli di maggiore spicco del concorso, ponendo l’attenzione sui film che hanno più chance di portarsi a casa un premio e, perché no, sui nostri preferiti.

Leone d'oro: la nostra folgorazione assoluta è Marriage Story di Noah Baumbach, un film praticamente perfetto, scritto, diretto e interpretato magnificamente. Saremmo al settimo cielo anche se dovesse trionfare Ema di Pablo Larraín, film che ha diviso molto la critica ma che sembra avere serie possibilità di portarsi a casa il premio più importante. Ma il titolo che ha ottenuto la media voti più alta, anche a livello internazionale, è lo splendido L'ufficiale e la spia di Roman Polanski.

Leone d’argento – Premio speciale per la regia: nel caso Ema dovesse mancare il Leone d'oro, Larraín si meriterebbe il prestigioso riconoscimento, grazie a una messa in scena di straordinaria libertà espressiva. A noi piacerebbe molto che il premio andasse a Steven Soderbergh per Panama Papers, ma attenzione alla regista australiana esordiente Shannon Murphy, che con Babyteeth potrebbe puntare a un riconoscimento di grande prestigio.

Leone d’argento – Gran premio della giuria: il nostro sogno sarebbe che il premio andasse all'Italia, presente in concorso con tre titoli assolutamente personali e di alto livello. L'emozionante e poetico Martin Eden di Pietro Marcello sembra il favorito assoluto.

Premio speciale della giuria: qui i giochi sono molto incerti. A noi piacerebbe trionfasse il sontuso dramma famigliare A Herdade di Tiago Guedes, ma i favoriti sembrano, invece, The Perfect Candidate di Haifaa Al-Mansour e, purtroppo, il pessimo The Painted Bird di Václav Marhoul.

Premio Osella per la migliore sceneggiatura: un riconoscimento che sembra pensato appositamente per Noah Baumbach, che con il suo Marriage Story ha dato vita a uno degli script più entusiasmanti che il cinema americano recente abbia proposto negli ultimi anni. Nel caso il film dovesse mancare i premi maggiori, questo dovrebbe essere matematicamente suo.

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile: qui la lotta è all'ultimo respiro, con Joaquin Phoenix che domina tutti gli altri dall'alto, forse concedendosi pure un ghigno beffardo alla Joker. Ma la prova di Luca Marinelli in Martin Eden è un colpo al cuore di rara intensità emotiva.

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile: sembrano avere ottime chance Mila Al Zahrani, protagonista di The Perfect Candidate, e Gong Li, affascinante spia in Saturday Fiction di Lou Ye. Ma noi tifiamo per Scarlett Johansson, magistrale in Marriage Story, e per l'esordiente Mariana Di Girolamo, indimenticabile cuore pulsante di Ema di Pablo Larraín.

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