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Al Bergamo Film Meeting l'omaggio a Jean-Claude Carrière

Al Bergamo Film Meeting, in programma dall’11 al 19 marzo 2017, ci sarà anche un importante omaggio allo sceneggiatore francese Jean-Claude Carrière.

Ecco come viene descritto dal comunicato stampa del Festival:

Jean-Claude Carrière è figura eclettica di sceneggiatore cinematografico e televisivo, scrittore, collezionista di aneddoti e pillole di saggezza scovati tra le varie culture del pianeta, saggista, fantasista della parola, poeta. Per i suoi romanzi si ispira ai film di Jacques Tati; pubblica un libro-intervista con Umberto Eco sulla “perennità” dei libri. Il suo esordio nel cinema risale al 1963 e dal 1964 comincia una proficua e entusiasmante collaborazione con Luis Buñuel, per il quale scrive le sceneggiature di Le journal d’une femme de chambre (Il diario di una cameriera, 1964), Belle de jour (Bella di giorno, 1967), La Voie lactée (La via lattea, 1969), Le charme discret de la bourgeoisie (Il fascino discreto della borghesia, 1972), Le fantôme de la liberté (Il fantasma della libertà, 1974) e Cet obscur objet du désir (Quell’oscuro oggetto del desiderio, 1977). Oltre che per il grande regista spagnolo, Carrière lavora per autori come Pierre Étaix, Marco Ferreri, Louis Malle, Jean-Luc Godard, Volker Schlöndorff, Andrzej Wajda, Peter Brook, Philippe Garrel e, appunto, Miloš Forman. Tre film intersecano le avventure cinematografiche di Forman e Carrière: Taking Off (1971), Valmont (1989) e Goya’s Ghosts (L’ultimo inquisitore, 2006), il primo film americano del regista cecoslovacco e due grosse produzioni in costume, una basata sul romanzo epistolare «Le relazioni pericolose» di PierreAmbroise-François Choderlos de Laclos, l’altra ispirata alla figura di Goya e alla storia della Spagna a cavallo tra il diciottesimo e il diciannovesimo secolo. Dal 1970 partecipa al C.I.R.T. (Centre International de Recherches Théâtrales) di Peter Brook, per il quale adatta «Misura per misura» da Shakespeare, «La Cerisaie» (1981) da echov e «Il Mah bh rata» dall’antico Č ā ā testo indiano. La scrittura di Carrière è fortemente segnata dal suo rapporto con il surrealismo, ma è anche intrisa di sottile e pungente ironia, mai tenera nei confronti del potere e delle sue istituzioni, sempre provocatoria verso le convenzioni e l’ideologia borghesi. Nel 1963 vince l’Oscar per il miglior cortometraggio con Heureux Anniversaire di Pierre Étaix. Nel 2015 viene assegnato a Carrière l’Oscar alla carriera e nel 2016 il Lifetime Achievement Award, assegnatogli dall’European Film Academy per il complesso della sua opera. La retrospettiva proporrà 18 film sceneggiati o diretti da Jean-Claude Carrière.

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