La lunga corsa
Jailbird
2023
Paesi
Italia, Ucraina
Generi
Commedia, Drammatico
Durata
88 min.
Formato
Colore
Regista
Andrea Magnani
Attori
Adriano Tardiolo
Barbora Bobulova
Giovanni Calcagno
Aylin Prandi
Stefano Cassetti
iacinto (Adriano Tardiolo) è cresciuto in un carcere femminile. Figlio di due detenuti e nato maschio, invece che femmina, come tutti si aspettavano, troverà conforto nella corsa e sul piano umano nella figura di Jack, poliziotto penitenziario (Giovanni Calcagno). 


Secondo lungometraggio per il regista Andrea Magnani che, dopo Easy – Un viaggio facile facile del 2017, dà vita a una pellicola che lavora sul racconto di formazione. A ogni tappa dell’infanzia e dell’adolescenza di Giacinto, infatti, segue una nuova corsa per trovare se stessi con in spalla solamente l’inseparabile zainetto di peluche. La struttura narrativa risulta lineare e il linguaggio cinematografico utilizzato è facilmente fruibile, soprattutto da un pubblico giovane che può in parte ritrovarsi nell’estrosità del personaggio, e in parte ridere proprio di questa stessa stranezza. La pellicola manca di dinamicità, non c’è pathos tra le mura del carcere: i toni non sono infatti certo quelli drammatici e violenti di altri film ambientati tra le galeotte, su tutti Jailbirds del 2015, diretto da Audrey Estrougo e interpretato da Sophie Marceau (a cui anche il titolo internazionale scelto da Magnani sembra rimandare esplicitamente). L’intento stilistico è quindi forse quello di mostrare la prigione attraverso gli occhi del bizzarro protagonista: un luogo di protezione dalle avversità al quale ritornare sempre, ma che in realtà è un non luogo; ovvero uno spazio dove le persone transitano ma dove nessuno vi abita: al contrario Giacinto vuole abitare il carcere perché il libero arbitrio lo terrorizza. Presentato in anteprima allo scorso Tallinn Black Nights Film Festival e in Italia al Torino Film Festival.
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