Dopo aver salvato la città dalle catastrofiche conseguenze della sua geniale invenzione, Flint Lockwood viene contattato dallo scienziato suo idolo Chester V per far parte di un nuovo team. Mentre Flint cerca faticosamente di destreggiarsi nella nuova realtà, una notizia lo costringerà a tornare nella sua cittadina: la sua macchina, ancora funzionante, ha creato dei pericolosi ibridi, metà cibo e metà animali.

Seguito del film diretto da Christopher Miller e Phil Lord nel 2009, Piovono polpette 2 fatica eccessivamente a carburare, prima di riuscire a salire di ritmo col passare dei minuti. Lo schema narrativo è consolidato, i cliché abbondano e non ci sono grandi sorprese, ma i registi Cody Cameron e Kris Pearn riescono a sopperire almeno in parte a tali difetti grazie a un notevole apparato visivo pop, colorato e fin psichedelico. Divertente citazione da Jurassic Park (1993) di Steven Spielberg, nella sequenza in cui i protagonisti si trovano davanti agli occhi per la prima volta i bizzarri “anima-cibi”. Niente di nuovo, ma senza grandi pretese ci si può accontentare.