Il ponte
Stranded
1935
Paese
Usa
Generi
Drammatico, Sentimentale
Durata
72 min.
Formato
Bianco e Nero
Regista
Frank Borzage
Attori
Kay Francis
George Brent
Patricia Ellis
Donald Woods
Robert Barrat
Barton MacLane
Mack (George Brent) è un ingegnere alle prese con la costruzione di un grandioso ponte a San Francisco; Lynn (Kay Francis) è una tenace ragazza che milita nei servizi sociali. I due sono attratti l'uno dall'altra ma Mack è convinto che una buona donna di famiglia debba badare alla casa e che l'aiuto per i poveri non porti a nulla di buono. Quando, però, nel cantiere pontile gli operai minacciano di farsi da parte, sarà proprio Lynn a sistemare le cose. Dopo essersi preso una pausa dai melodrammi con I ragazzi della via Paal (1934), Frank Borzage dirige nuovamente un film più leggero e snello ma, in questo caso, di pregi da segnalare ce ne sono davvero pochi. Il ponte, lo si può intuire sin dagli snodi elementari della trama, è un'opera scontata e superficiale, che non possiede nessuna attrattiva per il pubblico (al di là di un vago e stereotipato coté sociale) ma prova comunque a far breccia nel cuore degli spettatori con scelte furbe e canoniche, di solito aliene alla vocazione del regista. L'amore (im)possibile tra un sessista convinto e una tenace assistente sociale dà luogo a una pellicola davvero scialba e per nulla frizzante, ricca di svolte narrative telefonate e costretta a un lieto fine retorico di cui non si sentiva davvero il bisogno. Lo scenario di San Francisco è molto suggestivo (il regista da sempre dimostra una certa cura per i fondali e le ambientazioni, in questo caso urbani), eppure sono solo le macchiette, gli stereotipi (come l'antagonista criminale che smuove gli operai) e la conseguente noia che ne deriva a rimanere impressi e a farla da padroni.
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