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Il leone d’oro Gianni Amelio ospite speciale a Corto Dorico 13

Il maestro del cinema Gianni Amelio sarà l’ospite speciale della tredicesima edizione del film festival Corto Dorico, in programma ad Ancona dal 3 al 10 dicembre, per la direzione artistica di Daniele Ciprì. Al regista del “Ladro di bambini” (Premio della Giuria a Cannes nel 1992) e “Così ridevano” (Leone d’oro nel 1998) verrà tributato un omaggio che si concluderà con la proiezione del suo documentario “Felice chi è diverso” e la presentazione del suo primo romanzo “Politeama”.

Al cinema che ha il coraggio di affrontare la realtà, come quello di Amelio, sarà dedicato tutto il festival, dal concorso internazionale per cortometraggi, con premi all’impegno civile, al sociale e ai diritti umani, fino all’anteprima italiana di “Merci Patron” (8 dicembre), presentata da Patrick Flecheux, redattore della rivista satirica francese Fakir, con il grande economista Mauro Gallegati e la giuslavorista Natalia Paci. Il documentario realizzato da François Ruffin, giornalista francese, provocatorio attivista, fondatore di Fakir, ha infiammato la Francia e l’ha accompagnata nelle proteste contro la riforma del lavoro.

Fra gli oltre 180 cortometraggi iscritti al concorso, i finalisti saranno 6 + 1 che verrà ripescato dal pubblico fra i 7 semifinalisti; 4 saranno gli eventi speciali con il doc su Franco e Ciccio di Ciprì e Maresco, “Fiore” di Claudio Giovannesi, “Merci Patron” e “Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi” di Werner Herzog; 3 saranno le opere prime per la sezione “Salto in lungo” e altrettanti i laboratori. Questi sono solo alcuni dei numeri e dei nomi principali della tredicesima edizione del film festival Corto Dorico, co-organizzato da Nie Wiem e Comune di Ancona, con il contributo di Mibact Direzione generale per il Cinema, Regione Marche, La Mole, main sponsor: Edif, con il sostegno di Amnesty International Italia, Coop Alleanza 3.0, Cooss Marche, Università Politecnica delle Marche, sponsor: Angelini, B&C Project, La Face Costruzioni Edili, Newtech.

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Il direttore artistico Daniele Ciprì ha disegnato, assieme all’associazione Nie Wiem, la nuova edizione della manifestazione, che ruota, come sempre, attorno al concorso nazionale per cortometraggi, i cui premi verranno scelti, per il miglior corto, dalla Giuria d’eccezione composta dalla produttrice Matilde Barbagallo, lo sceneggiatore Filippo Gravino e il montatore Marco Spoletini; da Nie Wiem per l’impegno civile, Amnesty International per i diritti umani (aperto per la prima volta all’internazionale);  da Coop Alleanza 3.0 e Cooss Marche per il sociale, senza dimenticare i premi della Giuria giovani, Critica e Pubblico. Ecco chi si sfiderà nella finalissima di sabato 10 dicembre, all’Auditorium della Mole Vanvitelliana: Silvia Perra con il corto “Il Bambino”, Bonifacio Angius con “Domenica”, Luca Maria Piccolo con “113”, Ali Asgari e Farnoosh Samadi con “Il silenzio”, Giovanni Aloi con “Tierra Virgen” e Giovanni Fumu con “Good news”. A loro si aggiungerà uno dei sei semifinalisti, sei quindi i corti che sabato 3 dicembre, sempre alla Mole Vanvitelliana, saranno proiettati a Corto Slam. Il pubblico di Corto Dorico sarà chiamato a scegliere tra “Semiliberi” di Matteo Gentiloni, “Mostri” di Adriano Giotti, “Valparaiso” di Carlo Sironi, “CrISIS” di Ali Kareem Obaid, “La santa che dorme” di Laura Samani, “Food For Thought” di Davide Gentile, “A casa mia” di Mario Piredda. Amnesty International assegnerà il proprio premio al miglior corto sui diritti umani a uno dei 7 corti in concorso: “Penality” di Aldo Iuliano, “Irregulars” di Fabio Palmieri, “Lurna” di Nani Matos, “Respiro” di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, “Break the siege” di Giulia Giorgi, “Border” di Paolo Zucca, “My friend Mamadou” di Carlotta Miceli Bonacci.

A promuovere i nuovi talenti del cinema italiano sarà anche la rassegna “Salto in lungo”, dedicata ad autori che sono passati al lungometraggio: Irene Dionisio con “Le ultime cose” (6 dicembre), recentemente presentato alla Settimana Internazionale della Critica della 73ª Mostra del Cinema di Venezia; Simone Manetti con “Goodbye darling. I’m off to fight”, menzione speciale al Biografilm Festival, alla presenza del regista (mercoledì 7); Caterina Carone con “Fräulein – Una fiaba d’inverno” (venerdì 9), con protagonisti Lucia Mascino e Christian De Sica.

A un altro giovane regista del cinema italiano, Claudio Giovannesi sarà dedicata la serata di lunedì 5 dicembre, con la proiezione di “Fiore”, in concorso alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2016.

A Werner Herzog, considerato tra i più importanti esponenti del Nuovo cinema tedesco, nonché uno dei massimi cineasti viventi, è dedicata giovedì 8 la proiezione di “Lo and Behold – Internet: il futuro è oggi” (Stati Uniti, 2016, 98 min., DCP), in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche. Il nuovo film di Herzog si interroga sul mondo digitale contemporaneo, sul ruolo che internet ha nelle nostre vite e su come influirà sul nostro futuro, tra rischi e meraviglie.

Un ritorno all’analogico verrà invece proposto, da sabato 3, con l’installazione e il mercatino dedicati al Super8, con materiali e strumenti rari e d’epoca, nell’anno in cui Kodak lancia la nuova cinepresa che ha fatto la storia dell’home cinema.

Tra gli eventi collaterali le tre masterclass di Corto Dorico 2016: Super8, Sceneggiatura e Videomaking per il web saranno al centro della formazione garantita da Daniele Ciprì e Sergio Marcelli, Filippo Gravino e i videomaker Ware en Valse (le iscrizioni sono aperte, per informazioni www.cortodorico.it). E ancora, spazio ai bambini con “Cine bimbi” della cartoonist Scheila Morganti (domenica 4 dicembre), l’aperitivo “Cine Tuna” con le opere realizzate dai rifugiati e gli altri partecipanti al laboratorio “Cinemaèreale” (giovedì 8) e l’appuntamento speciale con le visioni targate Spagna (mercoledì 7), quando saranno proiettate, fuori concorso, 7 delle migliori opere selezionate dal partner internazionale di Corto Dorico “Madrid en corto”, film brevi di vario genere (dalla fiction all’animazione, dalla commedia al dramma) ma uniti da uno stile ironico e surrealista.

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