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Cannes 2019: i nostri preferiti e chi potrebbe vincere

E anche questa edizione del Festival di Cannes è giunta al termine. In attesa del palmarès, proviamo a fare il punto sui titoli che più ci hanno colpito, azzardando anche le previsioni sui possibili film che potrebbero andare a premi, all’interno di un concorso davvero straordinario. Qui l’elenco completo di tutte le nostre recensioni dal festival.


Palma d’oro: i nostri amori folli del festival sono stati DOLOR Y GLORIA di Pedro Almodóvar e PARASITE di Bong Joon-ho. Due film straordinari, che meriterebbero entrambi il premio più prestigioso. E il grande autore catalano sembra proprio uno dei favoriti…


Grand Prix Speciale della Giuria: nel caso di Palma d’oro ad Almodóvar, riconoscimento che coronerebbe una carriera straordinaria, a Bong Joon-ho dovrebbe andare il secondo premio. Ma a noi andrebbe benissimo anche se lo vincesse PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU di Céline Sciamma.


Premio della giuria: qui i giochi si fanno più complicati, anche perché ci potrebbe essere qualche sorpresa. ATLANTIQUE di Mati Diop potrebbe dire la sua, così come THE WILD GOOSE LAKE di Diao Yinan. Pur sapendo di coltivare un sogno irrealizzabile, noi facciamo il tifo per MEKTOUB, MY LOVE: INTERMEZZO di Abdellatif Kechiche e C’ERA UNA VOLTA A… HOLLYWOOD di Quentin Tarantino.


Prix de la mise en scène: nel caso in cui dovesse essere escluso da riconoscimenti più importanti, il premio per la miglior regia se lo meriterebbe sicuramente Bong Joon-ho. Ma, una scelta coraggiosa, sarebbe premiare Jessica Hausner per LITTLE JOE, oppure Xavier Dolan per MATTHIAS & MAXIME.


Prix du scénario: LES MISÉRABLES di Ladj Ly potrebbe mettere d’accordo tutti nel caso in cui dovesse portare a casa il premio per la miglior sceneggiatura. Noi vorremmo tanto potesse andare a Tarantino, ma sappiamo già che non sarà così.


Prix d’interprétation féminine: Noémie Merlant e Adèle Haenel, straordinarie interpreti del film di Céline Sciamma, sono in pole-position per aggiudicarsi il premio come miglior attrice, magari ex-aequo… Ma attenzione a Mame Bineta Sane, protagonista di ATLANTIQUE.


Prix d’interprétation masculine: a giocarsi il premio come miglior attore dovrebbero essere Pierfrancesco Favino, per la sua prova nei panni di Tommaso Buscetta ne IL TRADITORE di Marco Bellocchio, e, soprattutto, Antonio Banderas, superiore a ogni elogio come alter ego di Almodóvar in DOLOR Y GLORIA (nel caso in cui il film dovesse mancare la Palma d’oro).

Davide Dubinelli

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