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Coronavirus: il Festival di Cannes rimane ottimista ma non esclude la cancellazione
Interrogato da Le Figaro, Pierre Lescure, presidente del Festival di Cannes, rimane ottimista riguardo allo svolgimento dell'edizione 2020, minacciato dall'epidemia di Coronavirus, ma non esclude una possibile cancellazione

Il governo francese, nel frattempo, ha vietato gli assembramenti a partire da mille persone e si può dunque legittimamente ipotizzare che le date della prossima edizione, in programma dal 12 al 23 maggio, difficilmente potranno essere rispettate. 

"Rimaniamo ragionevolmente ottimisti nella speranza che il picco dell'epidemia venga raggiunto alla fine di marzo e che respireremo un po 'meglio in aprile", ha affermato Pierre Lescure ai microfoni Le Figaro. "Ma non siamo ignari della situazione. In caso contrario, annulleremo."

Se il Festival di Cannes dovesse essere annullato non sarebbe assicurato, come recentemente indicato da Variety, che ha rivelato il rifiuto delle istituzioni del Festival di stipulare un'assicurazione a copertura di epidemie e pandemie (trovate i dettagli nell'articolo allegato in calce). "Questa offerta ci è stata fatta circa dieci giorni fa ma è stata totalmente sproporzionata", si rammarica Lescure. "Ci è stata offerta una copertura solo fino a 2 milioni di euro, mentre il nostro budget ammonta a 32 milioni. In sostanza si trattava di bruscolini. (...) Ovviamente abbiamo declinato questa proposta." 

Il Festival ha insomma delle "riserve", conclude Pierre Lescure immaginando una possibile cancellazione. "Il fondo di dotazione che abbiamo istituito ci consente di affrontare almeno un anno senza entrate".
 
Fonte: Allociné 

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