News
Da Suicide Squad a Ghostbusters, impazza la tentazione del director's cut per film sfortunati
Dopo l'annuncio dell'uscita dello Snyder Cut di Justice League, si fa un gran parlare di versioni director's cut da diffondere permettendo a film in passato bocciati di poter rivivere di una nuova luce, più conforme alle intenzioni originarie dei registi. 

La versione originale di tali film, così com'era stata concepita dai rispettivi cineasti, è qualcosa che attira le attenzioni e i sogni di molti tra fan e appassionati e, nelle ultime ore, tanti si sono interrogati su una possibile edizione director's cut di Suicide Squad di David Ayer (con tanto di hashtag #ReleaseTheAyerCut), il cinecomic rivelatosi un fiasco critico non indifferente. Alla luce del fatto, soprattutto, che il Joker di Jared Leto è stato vittima di un montaggio particolarmente brutale, che ha portato molte delle sue scene a non vedere mai la luce, con enormi rimpianti per Ayer. 

Il regista ha risposto su twitter in merito alla questione, spegnendo però gran parte dell'entusiasmo: «Non è una priorità. Amo la Warner Bros., è stata sempre il mio studio, e rispetto totalmente il percorso incredibile che il DC Cinematic Universe sta facendo sotto la sua gestione. La questione di un Ayer cut è solo un rumour, e va bene così». 

Nel frattempo anche Josh Trank, regista del fallimentare I fantastici 4, ha cinguettato su twitter un laconico "No need" su una possibile versione integrale del suo film, mentre Paul Feig, autore del reboot al femminile di Ghostbusters, ha parlato qui di un possibile montaggio del suo Ghostbusters: Answer the Call lungo tre ore e mezza, che sarebbe felice di condividere, avendo dovuto tagliare molte scene per ridurre il montaggio del film dalle 4 ore e 15 di partenza alle 2 poi richieste per la distribuzione.
Maximal Interjector
Browser non supportato.