«Non posso tornare indietro nel tempo, ma devo prendermi la responsabilità per quello che ho fatto»: Kate Winslet si esprime così parlando della sua collaborazione con Woody Allen e Roman Polanski, per i quali ha recitato rispettivamente in La Ruota delle Meraviglie e Carnage. Durante un'intervista a Vanity Fair, l'attrice si è infatti soffermata sul fatto che il movimento #MeToo l'abbia molto coinvolta e che costituisca ora una parte decisiva nella scelta dei ruoli da interpretare, come dimostra Ammonite, in cui interpreta Mary Anning, paleontologa che ha una relazione sentimentale con la geologa Charlotte Murchison (Saoirse Ronan): «La loro storia d'amore è così dolce e bella che mi ha fatto capire quanto sia importante il ruolo della donna e quanto vada onorato sul grande schermo. La vita è breve e io devo essere un esempio per le ragazze più giovani». Questo il motivo per cui ha dichiarato di esere «pentita di aver collaborato con Woody Allen e Roman Polanski» e che sia «assurdo che due persone del genere possano ancora essere tenute in considerazione dall'industria cinematografica».

EDIT: Le dichiarazioni di Kate Winslet hanno suscitato parecchie polemiche ma l'attrice ha rincarato la dose. Ecco le sue parole a Variety: "Impariamo, cresciamo, cambiamo. Penso che dovremmo tutti avere la possibiità di dire 'Guardate, non avrei dovuto farlo'. Viviamo in un periodo frenetico in cui siamo consapevoli di quanti aerei prendiamo, per esempio, o di cose che abbiamo fatto nel passato e che vorremmo non avere fatto, o almeno avere fatto in modo diverso. Voglio solo un po' di integrità, ciò che ho detto a Vanity Fair è verissimo, mi pento, lo rimpiango". Winslet aggiunge cha ha iniziato a pentirsi della sua scelta durante la promozione de La ruota delle meraviglie: "Mi sono resa conto che forse non avrei dovuto girare il film." Nel 2017, invece, l'attrice aveva difeso le sue scelte, sostendendo che gli interpreti devono distaccarsi da questo tipo di situazioni e lodando il talento di Allen.