del Piccolo Teatro Grassi
assegnato da una giuria composta da persone senza dimora.
Si aprirà venerdì 16 novembre alle 16.30 la 7ª edizione del SOUQ Film Festival, il concorso cinematografico promosso dalla Fondazione Casa della carità attraverso il proprio Centro Studi sulla Sofferenza Urbana – SOUQ e realizzato in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano. Le proiezioni a ingresso gratuito saranno ospitate dal Chiostro “Nina Vinchi” del Piccolo Teatro Grassi (via Rovello, 2 – Milano) fino a domenica 18 novembre.
Ai 30 cortometraggi in concorso si affiancano i consueti lungometraggi fuori concorso, per approfondire alcune tematiche strettamente legate alle attività sociali della Casa della carità.
Venerdì alle 21.00 è prevista la proiezione, in anteprima milanese, di “On Her Shoulders” di Alexandria Bombach vincitore del premio come Miglior Documentario USA al Sundance Film Festival 2018, documentario che racconta la vita di Nadia Murad, una delle donne yazide rapite e violentate dai terroristi dell’ISIS. Riuscita a fuggire, è diventata ambasciatrice dell’ONU per sensibilizzare sul tema della tratta di esseri umani. Per il suo impegno, nel 2018 ha ricevuto il Premio Nobel per la Pace.
Sabato 17 alle 21.30 sarà la volta di “Migrumpies” di Arman T. Riahi, una commedia politicamente scorretta sui cliché contemporanei verso i migranti. Domenica 18, per celebrare il 40° anniversario dell’approvazione della Legge 180, SOUQ Film Festival dedicherà ampio spazio al tema della salute mentale: alle 20.00 sarà presentato il progetto “Io e L’I.A.”, pensato, sceneggiato e recitato da un gruppo di cittadini/utenti di “Proviamociassieme“, un intervento di sostegno all’abitare autonomo di cittadini con disagio psichico, realizzato nel quartiere Molise Calvairate dalla Casa della carità. Alle 21.30, il festival si chiuderà con “Color Burst” (“Esplosione di colore”), un film di Mario Saretta sull’arte, sulla follia e sulla libertà, che nasce dagli ospiti e dagli operatori professionali dell’istituto “San Pedro” che a Porto Alegre accoglie persone con problemi di salute mentale e utilizza l’arte come strumento di riabilitazione.
Oltre ai tradizionali premi della giuria tecnica e del pubblico, torna il riconoscimento della “Giuria Giovani”, rappresentata dagli studenti del corso di Comunicazione Interculturale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, tenuto dalla professoressa Anna Sfardini. Ma in questa edizione 2018 ci sarà anche un premio speciale che sarà assegnato da una giuria ancora più speciale, composta da persone senza dimora che frequentano le docce della Casa della carità e che hanno visionato in anteprima i cortometraggi in concorso.
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