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Berlinale: l'italiano Carlo Chatrian è il nuovo direttore artistico del festival di Berlino, adesso è ufficiale. Con lui Mariette Rissenbeek

Carlo Chatrian sarà il successore di Dieter Kosslick alla guida del Festival di Berlino (qui tutte le nostre recensioni dall’edizione 2018).

Kosslick, direttore della Berlinale e di recente in rotta con lo stato maggiore del cinema tedesco a causa di una malcelata antipatia, è in scadenza di mandato il 31 maggio 2019 e dopo ben diciassette anni si avvia dunque a passare il testimone della sua creatura proprio al critico italiano, a capo di Locarno dal 2013, che sarà operativo al vertice di uno maggiori festival europei a partire dal 2020.

UPDATE (22 GIUGNO): Il capo di Locarno Carlo Chatrian e Mariette Rissenbeek, amministratore delegato dell’agenzia di promozione German Films, sono stati ufficialmente confermati come nuovi co-capi della Berlinale per subentrare a Dieter Kosslick.

Chatrian lavorerà come direttore artistico, gestendo la selezione dei film, mentre Rissenbeek sarà direttore del festival, gestendo gli affari della Berlinale, compresa l’organizzazione e la sponsorizzazione.

In precedenza, Kosslick aveva gestito entrambi i ruoli.

Rissenbeek ha forti legami con l’industria tedesca e la nomina di una donna in un ruolo principale in un festival europeo sarà senz’altro ampiamente condivisa. La Rissenbeek diventa così la prima donna a guidare uno dei tre principali festival europei, Cannes, Venezia e Berlino.

L’anno scorso 79 registi tedeschi, tra cui Maren Ade, Fatih Akin, Christian Petzold e Sebastian Schipper, hanno firmato una lettera aperta che chiedeva un “nuovo inizio” dopo l’era di Kosslick nel tentativo di “far rivivere” la Berlinale, il cui programma è stato da alcuni criticato per le sue grandi ma sostanzialmente inefficaci dimensione (la più classica montagna che partorisce un topolino, si potrebbe dire) e la mancanza di potere percepita dalle star di Hollywood.

Kosslick ha ricoperto questo incarico dal maggio 2001, quando subentrò a Moritz de Hadeln, che fu anche direttore di Venezia per due anni, dal 2002 al 2003.

Fonte: Deadline

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