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Milano Film Festival, giorno 6 – L'ottavo gruppo di cortometraggi in concorso

Martedì 3 Ottobre, ore 20.30, presso lo sala grande di BASE, continuano le proiezioni dei cortometraggi in concorso al Milano Film Festival, con il gruppo G.

Il regista argentino Nicolás Suárez tenta un esperimento dai tratti stranianti, con il corto Centaur (2016), un peculiare western greco-creolo che racconta il rapporto conflittuale tra indigeni e immigrati spagnoli attraverso duelli musicali e una storia di vendetta.

Da una noce a una bomba, da un dildo a svariati prodotti alimentari, il regista svizzero Fabio Friedli ci trasporta in una rete di connessioni fra la bellezza dell’immaginario umano e le sue contraddizioni. In a Nutshell (traducibile con la frase “in estrema sintesi”) è un corto del 2017, che mette alla prova la forza evocativa degli oggetti e la nostra capacità di collegarli a un emozione o a un significato.

Raggiunta una forma smagliante, Joseph Ratzinger intende riproporsi come Papa e affida alla goliardia del proprio manager il rilancio mediatico della sua immagine. Con Ratzinger is back (2016), Valerio Vestoso realizza una commedia in bianco e nero che riflette sarcasticamente sulle disfunzioni del sistema mediatico attuale.

Ugly, un gatto stanco di vivere in una realtà fatta di violenza e ingiustizie, incontra un capo indiano, calmo e sereno. Il loro incontro, una parentesi di pace e malinconia, aprirà ad Ugly le porte di un mondo migliore. Ugly (2017) è un corto d’animazione sperimentale del regista russo Nikita Diakur, una vicenda metafisica e spirituale basata su una storia anonima presa dal web.

Marienne viene mandata dai genitori in un convegno per ragazze, ritrovandosi lontana da casa e famiglia. Il segreto che accomuna lei e le sue compagne di istituto cambierà radicalmente le loro vite. Con Veil of Silence (2016) Julie Gourdain analizza il tema drammatico e delicato dell’essere una ragazza madre nella Francia degli anni ’60.

 

 

 

 

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