L'ultima vendetta
In the Land of Saints and Sinners
Durata
106
Formato
Regista
Irlanda. Un ex assassino (Liam Neeson), ora in pensione, cerca redenzione dai suoi peccati e vorrebbe costruirsi una nuova vita. Tuttavia, sembra non ci sia spazio per il perdono e il prezzo da pagare per aver abbandonato il suo lavoro sembra essere molto elevato.
Dopo un incipit sicuramente d’impatto, in cui la violenza rivoluzionaria colpisce per errore degli innocenti, costruendo i primissimi minuti su una forte tensione, il film si lascia andare ai più risaputi cliché del cinema di vendetta, da cui il pur bravo Neeson sembra non riuscire più a distaccarsi. La trama si svolge quindi senza regalare sorprese, e la pellicola si risolleva solo in sporadiche scene in cui l’efficace fotografia rimanda un paesaggio irlandese aspro e isolante. Anche l’interpretazione generale non è male, ma la scrittura valorizza poco i personaggi. In definitiva, a un progetto come questo, che tratta tematiche decisamente non nuove, sarebbe servito qualche guizzo in più per poter funzionare a dovere: il risultato è un film d’azione senza troppe pretese, diretto con buon mestiere ma senza particolare ingegno.
Dopo un incipit sicuramente d’impatto, in cui la violenza rivoluzionaria colpisce per errore degli innocenti, costruendo i primissimi minuti su una forte tensione, il film si lascia andare ai più risaputi cliché del cinema di vendetta, da cui il pur bravo Neeson sembra non riuscire più a distaccarsi. La trama si svolge quindi senza regalare sorprese, e la pellicola si risolleva solo in sporadiche scene in cui l’efficace fotografia rimanda un paesaggio irlandese aspro e isolante. Anche l’interpretazione generale non è male, ma la scrittura valorizza poco i personaggi. In definitiva, a un progetto come questo, che tratta tematiche decisamente non nuove, sarebbe servito qualche guizzo in più per poter funzionare a dovere: il risultato è un film d’azione senza troppe pretese, diretto con buon mestiere ma senza particolare ingegno.