Alberto Barbera, direttore artistico della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, non ha escluso una collaborazione con il Festival di Cannes, sottolineando la disponibilità a ogni tipo di soluzione e che da entrambe la parti c'è il forte desiderio di fare qualcosa. Barbera ha sottolineato come sia ancora aperto il discorso con Thierry Fremaux e che questo passo è da leggere anche in ottica di solidarietà verrso il cinema che sta vivendo un momento di forte difficoltà. Riprendendo il discorso di Roberto Ciccutto, presidente della Biennale, Barbera evidenzia come il fulcro fosse affermare l'importanza dell'esperienza dal vivo della Biennale. Il direttore si è soffermato sull'edizione che si terrà dal 2 al 12 settembre 2020 e che sarà la prima internazionale dopo il Coronavirus: ne parla come un'edizione sperimentale, con mascherine e distanziamento sociale e di conseguenza con un minor numero di ingressi nelle sale e di spettatori, forse anche degli accreditati. Conclude pensando ad un'edizione che probabilmente sarà più italiana delle precedenti, vista la facilità dei protagonisti a spostarsi nel territorio, anche se la speranza è che saranno presenti anche molti registi e interpreti europei.