argento noé
19/06/2021
Dario Argento è stato intervistato dal Corriere.it dove ha avuto modo di raccontare alcuni aneddoti relativi al suo passato e anche alcune anticipazioni sui suoi piani futuri. Ricordiamo che il regista, in qualità questa volte di attore, sarà sulla Croisette per il film Vortez di Gaspar Noé. Ecco un piccolo estratto delle sue dichiarazioni:
Il cinema resisterà all’assalto delle piattaforme?
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«Penso di sì, quando arrivò la musica leggera si disse che l’opera sarebbe morta e invece ci emoziona ancora. Resisteranno i blockbuster, la robaccia e qualche film d’autore».
Il suo ruolo in «Vortex»?
«Mi riporta al mio primo mestiere. A 20 anni facevo il critico a Paese Sera. Mi piaceva Hitchcock e i film western, John Ford, John Wayne, non era facile in un giornale comunista. Una volta scrissi di musica e non fui tenero con Mina, il capo mi chiese di ammorbidire i toni. Quando andai a intervistare Alberto Sordi, sul set di Scusi, lei è favorevole o contrario?, mi fissò, fece una smorfia al suo aiuto e disse: che dici, può andare? Non capivo. Bello mio, mi spiegò col suo vocione, t’abbiamo appena scritturato. Mi diede il ruolo da chierichetto improbabile».
Il suo film che ama di più e quello che ama di meno?
«Di meno, direi Il gatto a nove code, di più… Di più Suspiria e Opera, il più complesso, faticoso e costoso, quello che mi ha dato più problemi con la censura. Poi c’è il rimpianto per il Don Chisciotte, che è la fantasia e io faccio un cinema idealista, di visioni, incubi e tante letture».
Dario Argento ha rivelato quali siano i suoi film preferiti tra quelli da lui diretti nell'arco della sua carriera. Nel corso di un'intervista con Il Corriere della Sera, il regista ha definito Suspiria e Opera come i suoi due film preferiti, mentre Il gatto a nove code è quello che ama meno. Argento ha parlato anche della sua prova d'attore in Vortex di Gaspar Noé e di Occhiali neri.
Cristina Marsillach imbavagliata in una sequenza del film Opera (1987)
Il celebre regista di thriller e horror italiani ha definito Suspiria e Opera come i suoi due film preferiti mentre considera Il gatto a nove code il lavoro che ama di meno, tra tutti. Dario Argento ha raccontato: "Tra i miei film, quello che amo meno è Il gatto a nove code. Di più, invece, Suspiria e Opera, il più complesso, faticoso e costoso, quello che mi ha dato più problemi con la censura. Poi c'è il grande rimpianto per il Don Chisciotte, che è la fantasia e io faccio un cinema idealista, di visioni, incubi e tante letture".
Suspiria 4K - Clip "Bosco"
Una clip tratta dal film Suspiria.
Volume 90%
Dario Argento ha parlato anche del ruolo che ha interpretato in Vortex di Gaspar Noé, che sarà presentato in anteprima alla prossima edizione del Festival del Cinema di Cannes: "Sono il protagonista, non mi era mai successo prima. E recito pure in francese. Io posso parlare soltanto del mio ruolo e dirvi che interpreto un critico cinematografico. Il film parla di cinema e io dirigo una rivista cinematografica in via di estinzione".
Infine, il regista romano si è sbilanciato anche su Occhiali neri, che segnerà il suo ritorno alla regia. A questo proposito, Dario Argento ha dichiarato: "Se ne parla da una ventina d'anni. Non me ne ricordavo più. Un giorno mia figlia Asia era a casa da me, cercava un mio diario e trovò questo copione. Lo trovò bellissimo. Il film racconterà la storia di una non vedente e di un bambino cinese che diventano amici dopo un incidente d'auto in cui il piccolo ha perso i genitori. Sono inseguiti da un killer. Si tratta del mio ritorno al giallo dopo molto tempo, e al cinema mancava da molto tempo. Girerò il film a Roma e nella campagna laziale che è rocciosa, aspra, non è dolce come quella toscana. La protagonista è Ilenia Pastorelli. Doveva essere Asia ma non può, ha un film in Francia. Però mi ha regalato una parte, fa l'istruttrice dei ciechi".
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Il suo film che ama di più e quello che ama di meno?
«Di meno, direi Il gatto a nove code, di più… Di più Suspiria e Opera, il più complesso, faticoso e costoso, quello che mi ha dato più problemi con la censura. Poi c’è il rimpianto per il Don Chisciotte, che è la fantasia e io faccio un cinema idealista, di visioni, incubi e tante letture».
Dario Argento ha rivelato quali siano i suoi film preferiti tra quelli da lui diretti nell'arco della sua carriera. Nel corso di un'intervista con Il Corriere della Sera, il regista ha definito Suspiria e Opera come i suoi due film preferiti, mentre Il gatto a nove code è quello che ama meno. Argento ha parlato anche della sua prova d'attore in Vortex di Gaspar Noé e di Occhiali neri.
Cristina Marsillach imbavagliata in una sequenza del film Opera (1987)
Il celebre regista di thriller e horror italiani ha definito Suspiria e Opera come i suoi due film preferiti mentre considera Il gatto a nove code il lavoro che ama di meno, tra tutti. Dario Argento ha raccontato: "Tra i miei film, quello che amo meno è Il gatto a nove code. Di più, invece, Suspiria e Opera, il più complesso, faticoso e costoso, quello che mi ha dato più problemi con la censura. Poi c'è il grande rimpianto per il Don Chisciotte, che è la fantasia e io faccio un cinema idealista, di visioni, incubi e tante letture".
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Dario Argento ha parlato anche del ruolo che ha interpretato in Vortex di Gaspar Noé, che sarà presentato in anteprima alla prossima edizione del Festival del Cinema di Cannes: "Sono il protagonista, non mi era mai successo prima. E recito pure in francese. Io posso parlare soltanto del mio ruolo e dirvi che interpreto un critico cinematografico. Il film parla di cinema e io dirigo una rivista cinematografica in via di estinzione".
Infine, il regista romano si è sbilanciato anche su Occhiali neri, che segnerà il suo ritorno alla regia. A questo proposito, Dario Argento ha dichiarato: "Se ne parla da una ventina d'anni. Non me ne ricordavo più. Un giorno mia figlia Asia era a casa da me, cercava un mio diario e trovò questo copione. Lo trovò bellissimo. Il film racconterà la storia di una non vedente e di un bambino cinese che diventano amici dopo un incidente d'auto in cui il piccolo ha perso i genitori. Sono inseguiti da un killer. Si tratta del mio ritorno al giallo dopo molto tempo, e al cinema mancava da molto tempo. Girerò il film a Roma e nella campagna laziale che è rocciosa, aspra, non è dolce come quella toscana. La protagonista è Ilenia Pastorelli. Doveva essere Asia ma non può, ha un film in Francia. Però mi ha regalato una parte, fa l'istruttrice dei ciechi".