Batman v Superman: dal fumetto al film
12/03/2016

Bisogna attendere fino a pagina 187 della splendida graphic novel di Frank Miller, The Dark Knight Returns, per arrivare allo scontro titanico tra Batman e Superman, quello che, in linea teorica, dovrebbe costituire il fulcro dell’ultimo prodotto cinematografico DC Comics, in uscita il 23 marzo. Già Christopher Nolan si è ispirato ai capolavori di Frank Miller sull'uomo pipistrello per il suo Il cavaliere oscuro – Il ritorno, che vedeva Bruce Wayne ormai lontano dalla scena notturna di Gotham, isolato nel suo maniero, invecchiato e indurito dagli anni passati in volontario isolamento.

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La situazione presentata da Miller è questa: nessuno a Gotham ha più notizie di Batman ormai da 10 anni, quando, a causa di una terribile minaccia (oltre che di un improvviso e sospetto ritorno sulla scena di un ripulito Harvey Dent), il Cavaliere Oscuro decide di tornare sulla scena. Il Batman di Miller è molto avanti con gli anni, cupo, violento, spietato, senza più la minima fiducia in una umanità da cui ormai si è allontanato da anni, chiuso in un guscio di mistero e disillusione. Superman, ormai al servizio del governo statunitense, non approva il ritorno in scena di Batman, lo minaccia e lui accetta la sfida, costruendo un’armatura che possa far fronte alla sconfinata potenza dell’Uomo d’Acciaio. 

https://www.youtube.com/watch?time_continue=1&v=4YtTamLG62g

Ed eccoci al trailer di Batman v Superman: Dawn of Justice diretto da Zack Snyder, chiamato a riscattarsi dopo la delusione (non certamente al botteghino) di L'uomo d'acciaio:  la sequenza dello scontro tra i due supereroi pare sia a tutti gli effetti molto fedele allo spirito della graphic novel, a partire dall’armatura di Batman, che se ai più ha già fatto storcere il naso, in realtà è quanto di più filologicamente corretto si potesse fare. Ma le affinità tra l’opera di Miller e il film di Snyder, sulla base di ciò che è stato mostrato finora, dovrebbero purtroppo terminare qui. Se nel film sembra che sia Lex Luthor (Jesse Eisenberg) a presentare Bruce Wayne (Ben Affleck) a Clark Kent (Henry Cavill), seguendo le tavole di Miller i due si conoscono da anni, e se in The Dark Knight Returns è solo Batman a essere sul banco degli imputati, nel film sono entrambi, per ragioni differenti, a essere ritenuti colpevoli di qualcosa: prime diversità e prime perplessità.

Sensazione opposta, invece, per quanto riguarda il tanto chiacchierato Ben Affleck che, ricordando il nefasto esito ottenuto con Daredevil, aveva scatenato l’ira e l’ironia del web e dei fan. Incapace? Inadatto? Inespressivo? Soffermandosi sul Bruce Wayne di Miller, in realtà, Affleck potrebbe risultare scelta sensata e abbastanza calzante. Vedremo. Le perplessità maggiori restano per un titolo che, a conti fatti, sembrerebbe a tutti gli effetti fuorviante: Superman e Batman si scontreranno, è vero, ma gli ingressi di Doomsday, Wonder Woman, Aquaman e Flash? Sembrano proprio essere un chiassoso antipasto per ciò che sarà Justice League, previsto per il 2017 sotto la guida dello stesso Snyder. Non resta che vedere il film per toglierci ogni dubbio.

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