Bee Vang, attore di Gran Torino, rinnega il film di Clint Eastwood: "Ha alimentato il razzismo anti-asiatico"
20/02/2021
Oltre 13 anni dopo l'uscita di Gran Torino di Clint Eastwood nelle sale cinematografiche (fu un successo al botteghino con 148 milioni di dollari negli Stati Uniti e 269 milioni nel mondo), il membro del cast Bee Vang si è fatto avanti criticando il film per aver contribuito ad alimentare il razzismo anti-asiatico in America. 

Vang ha interpretato nel film Thao Vang Lor, un giovane adolescente Hmong che fa amicizia con il suo anziano vicino Walt Kowalski (interpretato da Eastwood). Vang attribuisce a Gran Torino il merito di aver intensificato la presenza asiatica sul grande schermo, a scapito, però, dell'aumento del razzismo anti-asiatico. "Nel 2008 ho recitato al fianco di Clint Eastwood in Gran Torino interpretando il ruolo principale di un ragazzo Hmong in una storia di due persone che vanno oltre le loro differenze etiche e soprattutto etniche, per formare un improbabile legame umano", scrive Vang in un intervento pubblicato da NBC News.

"È stato un momento cinematografico storico per gli Hmong di tutto il mondo, nonostante i numerosi insulti anti-asiatici del film". Vang continua: "All'epoca, si discuteva molto sul fatto che gli insulti del film fossero insensibili e gratuiti o semplicemente 'scherzi innocui'. Ho trovato snervanti le risate che gli insulti razzisti hanno suscitato nei cinema, da parte di un pubblico prevalentemente bianco. Più di un decennio dopo, il razzismo anti-asiatico che una volta era camuffato da umorismo bonario si è rivelato per quello che è, grazie anche al Covid-19". Vang riferisce anche, nel suo scritto, recenti esempi di razzismo anti-asiatico: dall'accoltellamento di una famiglia americana asiatica a Midland, in Texas, al recente omicidio di Vicha Ratanapakdee, un thailandese americano di 84 anni. 

Tornando Gran Torino, Vang scrive ancora: “È preoccupante come le risate e gli insulti contro di noi ci abbiano ridotto a una silenziosa sottomissione. Ancora oggi, sono ossessionato dall'allegria del pubblico bianco, dalle risate fragorose quando il burbero personaggio razzista di Eastwood, Walt Kowalski, ringhia insulti come: Gook (“Muso giallo”), Slape Head ("fronte ripida") Eggroll ("involtino"). È uno “scherzo innocuo”, giusto? Fino a quando non è solo uno scherzo, ma piuttosto una scusa in più per ignorare la supremazia bianca e il razzismo?", continua a rimarcare l’attore. “Per gli asiatici americani, questo è il momento di chiedere il giusto riconoscimento, senza sentirsi come una minoranza. Mostrare la "nostra americanità" non è mai abbastanza. Questo è un inganno del multiculturalismo"

Fonte: IndieWire

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