Chuck Palahniuk, 55 anni, ex giornalista, ex meccanico, ex volontario per i senza tetto e, infine, scrittore che predilige le anime ai margini, si racconta alla 12/a edizione della Festa di Roma. Diventato famoso per il suo primo romanzo Fight Club (1996), ma solo dopo l’uscita del film omonimo del 1999, Palahniuk nato negli Usa da padre figlio di immigrati ucraini e da madre statunitense di origini ucraine-francesi, spiega: “Tutti i miei libri sono sempre estremamente fisici. Desidero che i miei personaggi interagiscano con sesso, malattia, violenza e malattia. Lo faccio da sempre”. “Quando scrivo libri – aggiunge – non penso mai che possano approdare al cinema. Al contrario, mi piace scrivere libri che non si possano raccontare sul grande schermo.
Tengo di più alla persona che legge, che si impegna, che sta lì a girare le pagine”. E ancora: “Nei miei scritti di mettere in scena qualcosa che possa scuotere il lettore. Comunque le mie storie non sono nulla rispetto alle cose che avvengono nella realtà”.

Fonte: Ansa