La pandemia ha colpito duramente, tra gli altri settori, anche quello cinematografico: tutti noi ne siamo pienamente consapevoli. E ne è consapevole anche Paolo Tangari, fotografo reporter del "buio in sala", ovvero di tutti quei cinema costretti a spegnere i loro grandi schermi, negando l'accesso al pubblico.

Volevo vedere le sale vuote, le biglietterie chiuse, i proiettori fermi. Stare dentro la fabbrica dei sogni mentre nessuno può venire a sognare.

Un progetto che, purtroppo, non è riuscito a prendere il via:

Per una serie di motivi il progetto non è decollato, molti gestori non hanno voluto partecipare. Alcuni non volevano rischiare un contatto, altri non volevano esporsi, altri ancora semplicemente non volevano avere un fotografo tra le scatole mentre decidevano cosa fare del loro futuro. Giustamente, direi.
Quindi ho avuto l’occasione di fare solo un “numero 0”, il primo e ultimo di una serie di soggetti di un progetto mai nato; come tutti i fotografi, ho armadi pieni di progetti “mai nati”.

Ecco le prime, suggestive fotografie scattate da Paolo Tangari: