Il 2020 è stato un anno storico anche per gli almanacchi della storia del cinema: il film con il maggiore incasso dell’anno non è stato un film statunitense bensì cinese, The Eight Hundred. Quasi mezzo miliardo di dollari incassati, molti meno rispetto ai quasi tre miliardi di Avengers: Endgame del 2019, ma che segnano un andamento positivo dei cinema cinesi.

Infatti, mentre in Europa e negli Stati Uniti la pandemia sta mettendo a durissima prova l’industria cinematografica, in Cina i cinema non sono solo aperti, ma anche molto frequentati. Lo scorso fine settimana è stato anche segnato un record, il film Detective Chinatown 3 ha incassato l’equivalente di circa 327 milioni di euro. Mai nessun film prima d’ora aveva incassato tanto in un weekend in un solo paese. Tale risultato è anche dovuto dal particolare momento di uscita del film; Detective Chinatown 3 è stato distribuito durante le festività del Capodanno cinese, una festa molto importante in Cina, e anche grazie alle severe restrizioni per chi desiderasse partire, molti cinesi sono rimasti in città festeggiando proprio andando al cinema. Naturalmente all’interno delle sale sono presenti tutte le misure per limitare i contagi: la capienza massima è del 75% e in alcuni casi del 50% ed è vietato il consumo di cibo o bevande.

Jane Shao, presidente della catena Lumière Pavillons, si è detto soddisfatto per i risultati: “Questa è la prova che i cinema sono un luogo adatto ed efficace per i ritrovi sociali. La gente non vedeva l’ora di tornare al cinema.” Detective Chinatown, inoltre, non è il solo ad aver registrato buoni incassi, Ciao, mamma, ha guadagnato circa 162 milioni di euro e L'odissea di uno scrittore più di 39.

Nel frattempo qui in Italia la riapertura sembra ancora lontana e le sale sono sempre più in difficoltà. Che anche qui, quando i cinema riapriranno definitivamente, si assisterà a un grande ritorno del pubblico? 

Fonte: Il Post