La Pixar Animation Studios ha attualmente due film in cantiere, entrambi in uscita al cinema quest’anno: uno è Cars 3, l’altro è Coco, un progetto esotico e stimolante, che rappresenta una bella sfida in termini di ambientazione per la geniale factory di Emeryville. Per presentare uno dei personaggi del film, il cane di Miguel, ha visto la luce oggi il cortometraggio d’animazione Dante’s Lunch, un segmento molto divertente e rocambolesco incentrato su un osso, difficilissimo da agguantare, che si muove in maniera autonoma verso il cimitero e pare appartenere a qualcuno di misterioso e non meglio precisato. La confezione ludica è come sempre invidiabile e il ritmo indiavolato, per non parlare della qualità estetica puntualmente altissima. Il sottotitolo del corto, A Short Tail, è un gioco di parole tra short tale (racconto breve) e short tail (coda corta).

La pellicola narra la storia di Miguel (Anthony Gonzalez), un giovane ragazzo che sogna di diventare un giorno un musicista professionista come il suo idolo Ernesto de la Cruz (Benjamin Bratt), ma dovrà fare i conti col divieto di fare musica che attanaglia la sua famiglia ed è circondato di mistero. Miguel si farà carico di un viaggio nella Terra dei Morti in compagnia di uno scheletro fascinoso ma inaffidabile e imbroglione, Hector (Gael García Bernal), alla ricerca del deceduto Ernesto de la Cruz. Com’è noto, il film ruoterà intorno al Día de Muertos, la celebrazione messicana dei defunti.

Coco, diretto dal regista di Toy Story 3 Lee Unkrich, uscirà il 22 novembre negli Stati Uniti, mentre in Italia arriverà nelle sale cinematografiche a ridosso del Natale, il prossimo 21 Dicembre.

Così il regista si era espresso sul film: “Il giorno in cui John Lasseter ha dato il via libera a questo film, ho sentito immediatamente questo grande peso sulle mie spalle, perché sapevo che avremmo fatto qualcosa di diverso da tutto ciò che abbiamo fatto in passato alla Pixar, e che per la prima volta avremmo avuto l’enorme responsabilità di rendere giustizia a questa cultura, senza scivolare in stereotipi o cliché”.

Di seguito potete ammirare il cortometraggio completo.