Selma non ha avuto chances agli Oscar 2015 a causa di un'Academy indispettita e prevenuta: queste le parole di David Oyelowo.

Nel 2014 Eric Garner moriva per mano di un agente della NYPD, colpevole di averlo soffocato durante l'arresto. Migliaia di manifestanti si riunirono sotto lo slogan I can't breath, ovvero le ultime parole pronunciate da Garner, per denunciare con rabbia l'abuso di potere delle forze dell'ordine e le violenze che, ancora oggi, vengono perpertrate.

David Oyelowo, candidato come migliore attore agli Oscar 2015 per la sua interpretazione di Martin Luther King, ha recentemente parlato ai microfoni di ScreenDaily, raccontando gli avvenimenti che accompagnarono l'uscita in sala di Selma e la sua corsa nella stagione dei premi. All'epoca l'intero cast si schierò apertamente dalla parte dei manifestanti: una scelta che, stando a quanto dichiarato da Oyelowo, avrebbe tarpato le ali al film durante la competizione per la statuetta più ambita.

Sei anni fa Selma ha coinciso con l'omicidio di Eric Garner. Ricordo che alla première indossammo le magliette con la scritta "I can't breath" per protesta: i membri dell'Academy chiamarono lo studio e i nostri produttori: "Come osano farlo?" chiesero. E aggiunsero: "Non voteremo per questo film: questo non è il contesto per fare qualcosa del genere"

Questo è uno dei motivi principali per cui il film non ha avuto quello che molti si aspettavano. Ed è per questo che ha dato il via al movimento #OscarssoWhite.

La risposta della regista Ava DuVernay:

L'Academy non ha potuto fare a meno di intervenire nella discussione, facendo mea culpa e dichiarando: 

Ava e David, vi sentiamo. Inaccettabile. Ci impegneremo sempre di più a progredire.


Fonte: nypost.com