Derek Cianfrance a Venezia 73: «La luce sugli oceani è una lotta tra verità e amore»
01/09/2016

Uno dei film più attesi dell’intera Mostra del Cinema di Venezia è stato presentato alla stampa quest’oggi: stiamo parlando di La luce sugli oceani di Derek Cianfrance.

Oltre al regista, presenti in conferenza stampa anche i protagonisti Michael Fassbender e Alicia Vikander, una delle coppie più glamour e più amate del panorama hollywoodiano contemporaneo.

Ecco il nostro resoconto dell’incontro con la stampa in occasione della presentazione di La luce sugli oceani.

Derek, perché hai scelto di adattare per il grande schermo questa storia, tratta da un romanzo di grande successo?

Ho scelto questo soggetto perché ero stanco delle mie idee e volevo adattare qualcosa. Ho passato diverso tempo a leggere romanzi, cercando di capire che tipo di storia potesse interessarmi. Poi è arrivata la Dreamworks di Steven Spielberg, che è un grande fan di Blue Valentine, e con lei la sicurezza economica di fare un nuovo film, così ho scelto La luce sugli oceani in quanto mi sembrava il testo con il maggiore potenziale cinematografico tra i tanti che ho vagliato.

Micheal, questo è il tuo primo ruolo da uomo di famiglia: è una prova generale per qualcosa che avverrà molto presto?

È tutto una prova generale.

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Alicia, quanto riesci a mantenere le tue attitudini scandinave nel tuo modo di recitare e quanto invece l’Oscar ha cambiato il tuo approcciarsi a un determinato ruolo?

Il mio retaggio scandinavo farà sempre parte di me. Io sono nata in Svezia e nella mia filosofia di vita impegno e determinazione pagano sempre. Però credo che le proprie potenzialità innate si manifestino maggiormente quando si viaggia, quando si vive e lavora all’estero. Ho un mio retaggio culturale, ma cerco sempre di cogliere il meglio da tutto ciò che mi circonda. Tuttavia, non credo che vincere un Oscar possa aver cambiato il mio modo di recitare o di affrontare un personaggio.

Micheal, cosa provi verso la decisione che opera il tuo personaggio? Tu avresti fatto la stessa cosa?

Sì, credo proprio che Tom abbia fatto bene a fare quello che ha fatto. Una decisione difficile per qualsiasi genitore, ma una decisione di buon senso e responsabilità.

Derek, il film è molto incentrato sul tema di essere fedeli a se stessi e alle persone che si amano. Puoi parlarci di come hai deciso di svilupparlo?

È una vera e propria lotta tra la verità e l’amore. Tom, ad esempio, è un uomo profondamente morale e questo l’ha aiutato molto a sopravvivere alla guerra: è rimasto vivo, ma non vive davvero. Isabel gli cambia la vita, lei è una persona molto audace e ridà forza a Tom riuscendo a far battere il suo cuore. Questo mi interessava: quello che succede quando è il cuore a guidare le decisioni delle persone e non la mente. Mi interessavano persone che scelgono in base alle loro emozioni e devono affrontarne le conseguenze.

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Alicia, si è davvero madri partorendo un figlio o crescendolo?

Credo che la più grande sfida del film sia aver reso il desiderio di maternità del mio personaggio, benchè questo non faccia parte di me. Il sentimento della protagonista è profondo e io ho cercato di calarmi nella sua psicologia e la sua conflittualità nel migliore dei modi. La maternità è un grande mistero, forse non si comprende fino a fondo finchè non la si prova in prima persona. Ho cercato di raccontare questa storia con la massima autenticità possibile.

Alicia e Michael, che cosa hanno rappresentato per voi i vostri due personaggi, come vi siete relazionati con loro?

A. V.: Ho letto sia il libro che il copione di Derek e mi sono resa conto di quanto poco fosse facile adattare un testo del genere. Mi è piaciuta molto la possibilità di parlare di persone reali, inserite in un contesto reale e afflitte da problemi che possono portare a decisioni sbagliate e a conseguenze tremende. Persone che devono imparare cosa vuol dire perdonare, vivono grandi emozioni e provano angoscia. Io ho cercato di portare una parte di me nel mio personaggio che ho molto amato.

M. F.: Tom mi sembrava un uomo d’altri tempi per la sua forza e la sua lealtà. Questa non è solo una storia d’amore, ma una storia sulle contraddizioni della vita, dei conflitti e dei danni che un’intera generazione (quella della Prima guerra mondiale) ha dovuto subire. La morte segue Tom come un’ombra, in contrasto con la vitalità di Isabel. Se c’è una cosa da imparare in questo film è l’importanza del perdono e della capacità di andare avanti nonostante gli ostacoli che la vita ci pone davanti.

Alicia e Micheal, come è stato lavorare insieme davanti a una storia così intensa?

A. V.: Ero una grande fan dei film di Derek e sapevo che lavorare con Michael sarebbe stata un’esperienza affascinante e stimolante. Ce l’ho messa tutta e credo di aver portato a termine il mio lavoro nel migliore dei modi.

M. F.: Alicia ha una gran fame, una voglia di dimostrare il proprio valore e lavorare con una persona così è stato incredibile e mi ha aiutato a migliorare la mia performance. Un’esperienza davvero gratificante.

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