Diario dal Far East Film Festival 26: la nona e ultima giornata con classici imperdibili in trepidan
01/05/2024
Un Dirario che esce in anticipo vista la grande chiusura della nona e ultima giornata del Far East Film Festival 26. Come antipato negli scorsi articoli è giunto il tanto atteso momento del Gelso d’Oro a Zhang Yimou

Come ricordavano ieri gli organizzatori: "Un anno intero di preparazione per nove giorni di programmazione. Nove giorni felici e intensissimi che poi, esaurito il countdown, scivolano via alla velocità della luce… È già ora di annunciare la Closing Night del FEFF 26. Anzi, no. È già ora di annunciare il Closing Day, visto che le fiamme saranno alte fin dal mattino. E che fiamme. Giovedì 2 maggio 2024 non è, infatti, un semplice spazietto sul calendario: è la data in cui Zhang Yimou salirà sul palco del Teatro Nuovo “Giovanni da Udine”!". 

Nome di punta della Quinta generazione, celebre fucina creativa che rivoluzionò l’estetica degli anni Ottanta cinesi, Zhang Yimou ha sempre portato avanti una visione libera e totale del cinema, trovando nella spinta al cambiamento il proprio segno di continuità. Un cinema che, senza mai rinunciare all’essenza d’autore e allo spessore tematico, ha voluto e saputo misurarsi con i linguaggi più diversi, ha voluto e saputo esprimersi attraverso il superamento dei generi: dal dramma rurale al wuxia, dal thriller in costume al kolossal high budget. La consegna del Gelso avverrà assieme a quella dei premi, mentre la sua tanto attesa masterclass si è tenuta al termine della proiezione delle ore 9:30 di Lanterne Rosse. 


I film che abbiamo visto durante la giornata sono stati principalmente classici ovvero, oltre al già citato restauro di Lanterne Rosse, i due utimi titoli della retrospettiva sul cinema coreano anni Cinquanta Money di Kim So-dong e The Flower in Hell di Shin Sang-ok entrambi del 1958. Tra le anteprime internazionali invece segnaliamo: 

REVERSI. Un film che racconta la storia di Akid, un uomo con il potere di viaggiare nel tempo, ma a un costo: ogni viaggio consuma parte della sua vita. Inizialmente utilizza questa abilità con cautela, ma quando la sua famiglia è coinvolta in un tragico incidente, Akid decide di utilizzare il suo dono per cercare di salvarli, nonostante il rischio per la sua stessa esistenza. La recitazione di Beto Kusyairy nel ruolo di Akid sottolinea la disperazione del personaggio di fronte alla sua impotenza nel cambiare il destino. Nonostante i suoi sforzi, alla fine Akid comprende che alcune cose sono destinate a essere come sono, e che accettare il passato e andare avanti è l'unica soluzione. "Reversi" è un film che suscita compassione per il suo protagonista e offre una riflessione sulla natura del tempo e del destino umano.

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