Continua il nostro viaggio nei meandri del Tribeca Film Festival 2017: film per film, tutte le visioni che hanno accompagnato il nostro viaggio nella Grande Mela.

Domenica 23 aprile 2017

Permission (2017)

Scritto e diretto da Brian Crano; nel cast: Rebecca Hall, Dan Stevens. Sezione: Spotlight Narrative.

Una coppia di fidanzati è assieme fin dai tempi delle scuole e nel loro futuro prossimo il matrimonio è dato per scontato da tutti quelli che li conoscono. Una sera però una amico un po’ alticcio li esorta ad avere almeno una esperienza con un altro partner prima di impegnarsi per sempre. Sulle prime entrambi respingono con forza l’idea, ma a poco a poco il seme del dubbio si insinua nella loro relazione.
Commedia intelligente e intrigante che parte da questa interessante premessa per costruire una duplice narrazione parallela nel rapporto tra le due coppie di amici, i fidanzati eterosessuali e la coppia omosessuale, entrambe a prima vista estremamente solide e monogame. I quattro attori principali danno vita ai loro personaggi senza apparente sforzo, regalando loro estrema autenticità per uno sviluppo che non cade nel già visto e non delude le aspettative.

The Last Animals (2017)

Documentario prodotto, scritto e diretto da Kate Brooks. Sezione: Viewpoints.

Il numero degli elefanti e rinoceronti africani diminuisce di anno in anno a causa della mercificazione dell’avorio. La fotografa di guerra Kate Brooks documenta come bracconaggio e trafficanti di animali siano ancora in forte ascesa, nonostante leggi internazionali a protezione delle specie a rischio. Ci sono però anche motivi per sperare, grazie agli sforzi degli ambientalisti, delle guardie dei parchi e degli scienziati, per impedirne la definitiva estinzione, come quasi avvenuto per il rinoceronte bianco settentrionale rimasto con meno di cinque esemplari, tutti in cattività.

Literally, Right Before Aaron (2017)

Scritto e diretto da Ryan Eggold; nel cast: Justin Long, Cobie Smulders. Sezione: Spotlight Narrative.

Ancora scosso dalla rottura con la fidanzata storica avvenuto poco più di un anno prima, Adam è scioccato dall’apprendere che lei si sta per sposare con un altro uomo e, ancora peggio, che lui è invitato al matrimonio. In un attimo di follia accetta e si presenta alla cena prenuziale, momento che rappresenta solo l’inizio di una serie di situazioni imbarazzanti verso il matrimonio.
Commedia romantica dal cast decisamente televisivo, sia tra i protagonisti che tra gli attori di contorno, il cui ritmo purtroppo non si eleva mai oltre lo standard di una passabile sit-com preserale.

Dear Basketball (2017)

Diretto da Glen Keane; scritto da Kobe Bryant. Sezione: Animated Shorts.

La poesia scritta da Kobe Bryant come inno al suo amore per il basket è trasformata in cartoon dall’animatore Glen Keane, creatore per la Disney di personaggi quali la Sirenetta, Pocahontas, Aladdin, Bestia de ‘La Bella e la Bestia’ e molti altri. Animazioni disegnate a mano e montate su musica creata dal leggendario compositore John Williams. Nel successivo incontro con le menti dietro il corto, il regista svela che non era la prima volta che disegnava una persona reale, dal momento che Pocahontas è un personaggio storico, mentre Ariel de ‘La Sirenetta’ ha le sembianze della moglie e Tarzan del figlio. Kobe invece parla di quanto gli manchi il basket, dall’odore del parquet al rumore della palla in gioco, ma che era venuto il momento di ritirarsi perché, come scrive nel poema, il suo corpo, dopo vari infortuni e col passare del tempo, non poteva più sopportare il regime fisico richiesto dagli allenamenti e dalle partite. Però la nuova carriera da ‘scrittore’ gli ha già dato ampie soddisfazioni.

Rock’n Roll (2017)

Scritto e diretto da Guillaume Canet; nel cast: Guillaume Canet, Marion Cotillard. Sezione: Spotlight Narrative.

Il regista e attore francese Canet, marito della Cotillard, interpreta una versione romanzata di sé stesso alle prese con la classica crisi di mezza età, che scoppia quando una giovane attrice con cui sta recitando gli dice che non è più rock‘n’roll. Da quel momento decide di cambiare stile di vita, abbandonando la tranquilla vita familiare per sentirsi di nuovo giovane. Con risultati prevedibilmente catastrofici.
Commedia satirica originale e quasi d’avanguardia, un’escalation di situazioni comiche sempre più azzardate che arrivano al limite del grottesco e che hanno il coraggio di andare persino oltre. La Cotillard è perfetta nella macchietta dell’attrice di metodo (per lunghe parti del film parla con forte accento canadese per immedesimarsi in un ruolo).