don't look up pandemia mckay
14/04/2021
Don't Look Up: come la pandemia ha cambiato il film di Adam McKay
Don’t Look Up è probabilmente uno dei film più attesi dell’anno: diretto da Adam McKay, il film possiede un cast decisamente stellare tra Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Cate Blanchett, Jonah Hill, Ariana Grande, Chris Evans, Meryl Streep, Timothee Chalamet e Matthew Parry. Proprio come La grande scommessa e Vice, il film sarà una commedia nera dai temi socio-economici e il regista ha recentemente svelato che il progetto iniziale si è poi evoluto: “Non è certo un’idea di grande concetto: un film catastrofico in cui le persone non credono necessariamente che il disastro stia arrivando. Ci sono due astronomi di medio livello che fanno la scoperta di una vita, che è un asteroide diretto verso la terra. Devono avvertire tutti e fare il giro dei talk show, si tratta di come vengono percepiti e del loro navigare nel panorama politico. Questo è un po’ come è iniziato.”
Il regista spiega che la pandemia ha paradossalmente svelato proprio ciò di cui parla il film: “Poi la pandemia ha colpito. Quello che ha fatto è stato far emergere ciò di cui parla veramente il film, ovvero il modo in cui comunichiamo tra noi. Non possiamo nemmeno più parlarci. Non possiamo nemmeno essere d’accordo. Quindi si tratta di cambiamento climatico, ma alla radice si tratta di cosa hanno fatto internet e i cellulari al mondo moderno in cui comunichiamo.”
Non è la prima volta che un film del regista cambia rispetto ai piani iniziali: il suo Anchorman ha subito molti reshoot e anche Vice si è molto evoluto in fase di post-produzione.
Don’t Look Up è probabilmente uno dei film più attesi dell’anno: diretto da Adam McKay, il film possiede un cast decisamente stellare tra Leonardo DiCaprio, Jennifer Lawrence, Cate Blanchett, Jonah Hill, Ariana Grande, Chris Evans, Meryl Streep, Timothee Chalamet e Matthew Parry. Proprio come La grande scommessa e Vice, il film sarà una commedia nera dai temi socio-economici e il regista ha recentemente svelato che il progetto iniziale si è poi evoluto: “Non è certo un’idea di grande concetto: un film catastrofico in cui le persone non credono necessariamente che il disastro stia arrivando. Ci sono due astronomi di medio livello che fanno la scoperta di una vita, che è un asteroide diretto verso la terra. Devono avvertire tutti e fare il giro dei talk show, si tratta di come vengono percepiti e del loro navigare nel panorama politico. Questo è un po’ come è iniziato.”
Il regista spiega che la pandemia ha paradossalmente svelato proprio ciò di cui parla il film: “Poi la pandemia ha colpito. Quello che ha fatto è stato far emergere ciò di cui parla veramente il film, ovvero il modo in cui comunichiamo tra noi. Non possiamo nemmeno più parlarci. Non possiamo nemmeno essere d’accordo. Quindi si tratta di cambiamento climatico, ma alla radice si tratta di cosa hanno fatto internet e i cellulari al mondo moderno in cui comunichiamo.”
Non è la prima volta che un film del regista cambia rispetto ai piani iniziali: il suo Anchorman ha subito molti reshoot e anche Vice si è molto evoluto in fase di post-produzione.