I migliori 5 film diretti da Elia Kazan
25/05/2020
Fondatore dell'Actors Studio assieme a Robert Lewis, Elia Kazan fa il suo esordio nel cinema con Un albero cresce a Brooklyn: è l'inizio di una carriera folgorante, che lo porterà a vincere 3 premi Oscar e 4 Golden Globe, dirigendo icone come Marlon BrandoJames Dean. Abbiamo deciso di omaggiare il grane regista con la classifica dei suoi migliori 5 film:

5) Fango sulle stelle (1960)



Supportato dall'intensa recitazione dei protagonisti e dalla splendida fotografia di Ellsworth Fredericks, il film propone un tema complesso come il fatale conflitto tra progresso e affetti, tra modernità e tradizione. Non è da trascurare, inoltre, il forte messaggio antirazzista che emerge nella rappresentazione di un universo chiuso e conservatore come quello del sud redneck.

4) Il ribelle dell'Anatolia (1963)



Nato Elias Kazanjoglou e arrivato negli Usa all'età di quattro anni, il cineasta trasfigura l'autentico viaggio dello zio Joe Kazan e il sogno americano della sua gente in questo maestoso affresco storico da lui scritto e prodotto. Girato in gran parte tra Istanbul e la Grecia, è un film-fiume di straordinaria intensità, crudo, visionario, commovente. Non manca qualche lentezza, riscattata comunque da tante sequenze straordinarie: basti citare la rievocazione del genocidio armeno (i massacri hamidiani) e il toccante arrivo al porto di New York.

3) Splendore nell'erba (1961)




«Se niente può far che si rinnovi/all'erba il suo splendore e che riviva il fiore/della sorte funesta non ci dorremo, ma ancor più saldi in petto/godrem di quel che resta». I versi di William Wordsworth, tratti dall'Ode all'Immortalità, incorniciano questo magnifico film, tra i più puri di un autore che si è sempre dimostrato audace e innovativo sia nel linguaggio stilistico che nei contenuti. Denso e malinconico coming-of-age con amaro addio alla spensieratezza, sviluppa un tema assai pruriginoso per l'epoca: la repressione sessuale dei giovani.

2) La valle dell'Eden (1955)



Nell'adattare una parte dell'omonimo romanzo di John Steinbeck, Elia Kazan raggiunge uno dei suoi più alti risultati con un sublime mélo di formazione che mescola il mito di Edipo e il racconto biblico di Caino e Abele, richiamato esplicitamente nei nomi dei protagonisti. Dopo aver contattato Montgomery Clift e Marlon Brando (che rifiutarono) e provinato Paul Newman, il regista ebbe l'intuito di lanciare lo sconosciuto James Dean. Con uno stile acquisito all'Actors Studio ma personalizzato e quello sguardo da ribelle inquieto che lo trasformerà in un'icona giovanile, Dean entra letteralmente nel personaggio (con cui ha molto in comune) fino a fondersi con esso aggiungendo tratti d'improvvisazione ad alcune scene.

1) Fronte del porto (1954)



La più pura e celebre opera di Elia Kazan è un magistrale ritratto del mondo sindacale e malavitoso d'America, nonché un film storicamente emblematico per i suoi legami con la biografia dell'autore. Nella crisi di coscienza del protagonista e nel suo tragico ruolo di delatore non si può che leggere un messaggio di scuse e di autodifesa da parte del regista, che nel 1952 denunciò undici colleghi alla Commissione per le attività antiamericane per paura di perdere a sua volta il lavoro. Al di là di questo, comunque, siamo di fronte anzitutto a un cinema d'impegno civile di primissima qualità e di una potenza visiva che colpisce ancora oggi, capace di fondere in modo sublime la denuncia sociale con l'intensità del melodramma. 

Corsi

Sei un appassionato di cinema?
Non perderti i nostri corsi lorem ipsum dolor


Sei un’azienda, un museo o una scuola?
Abbiamo studiato per te lorem ipsum dolor

Con il tuo account puoi:

Votare i tuoi film preferiti

Commentare i film

Proporre una recensione

Acquistare i nostri corsi

Guardare i webinar gratuiti

Personalizzare la tua navigazione

Filtri - Cerca un Film

Attori
Registi
Genere
Paese
Anno
Cancella
Applica