Post cancellazione del Festival di Cannes, il Direttore Thierry Fremaux si è confessato davanti ai microfoni di Screen Daily: quali sono le sue sensazioni alla "vigilia" di quella che avrebbe dovuto costituire la 20esima edizione (in programma dal 12 al 23 Maggio)?
A livello personale, sono sopraffatto da un grande senso di malinconia e nostalgia. Frequento il Festival da 35 anni. È il mio lavoro, ma oltre a ciò è anche un fantastico evento conviviale, umano, artistico e gastronomico, non solo per me ma per tutti quelli che vanno. Ogni anno viviamo un'esperienza straordinaria. A livello professionale, sto affrontando una situazione senza precedenti, ma con serenità. Abbiamo deciso di prendere questa difficile situazione, che sta colpendo tutti, come un'opportunità per pensare al futuro.
Ogni anno affrontiamo complicazioni, molte delle quali non vengono mai rese pubbliche. Abbiamo vissuto altre preoccupazioni durante le precedenti edizioni, ma nulla di paragonabile a quest'anno. Nel 2003 ci fu la minaccia della Sars, nel 2010 l'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull in Islanda. Il fenomeno Sars mi fece riflettere sul fatto che, un giorno, il festival di Cannes avrebbe potuto essere cancellato. A febbraio questa sensazione è tornata e ho iniziato a percepire la gravità della situazione che si prospettava. Da allora, abbiamo cercato di affrontare questi eventi nel modo più tranquillo possibile, aspettandoci il peggio e sperando nel meglio, continuando nella nostra missione.
Riguardo la possibilità di organizzare un'edizione "fisica" del festival entro il 2020, Fremaux ha così parlato:
Date le circostanze, è difficile prevedere un'edizione fisica di Cannes 2020, quindi dovremo fare qualcosa di diverso. Un "festival" è una festa collettiva, uno spettacolo che riunisce un pubblico in un determinato luogo, in questo caso sulla Croisette, alla presenza di migliaia di persone. Tutti si rendono conto che è impossibile quest'anno. Il Festival di Cannes, che per sua natura è un'istituzione globalizzata, non può sfuggire a essere vittima allo stesso modo delle altre attività umane.
Cannes avrebbe potuto avere luogo solo come accade normalmente con le star, il pubblico, la stampa e i professionisti. Per motivi di salute non è stato possibile organizzarlo in alcun modo. Il festival dovrebbe sempre mostrare il suo volto migliore.
Fremaux si è anche sbilanciato riguardo l'annuncio della selezione ufficiale:
Stiamo lavorando all'elenco dei film che avrebbero dovuto far parte di questa 73a edizione. Annunceremo l'elenco all'inizio di giugno. Tutti i film sono programmati per essere distribuiti nelle sale entro la primavera del 2021. La selezione probabilmente non sarà nel solito formato strutturato che tutti conosciamo (Concorso, Un Certain Regard e Fuori concorso). Sarebbe stato ridicolo comportarsi come se nulla fosse successo. Ma nel nostro cuore quello che vogliamo è promuovere i film che abbiamo visto e amato. Abbiamo ricevuto film da tutto il mondo, opere magnifiche che intendiamo aiutare nel raggiungere il loro pubblico. Una volta che annunciato l'elenco, l'obiettivo è quello di iniziare a organizzare eventi nei cinema. I professionisti di tutto il mondo con i quali siamo quotidianamente in contatto ci dicono che ciò rappresenta un'opportunità importante per i loro progetti.
Spike Lee avrebbe dovuto ricoprire il ruolo di Presidente di Giuria: sarà riconfermato il prossimo anno?
Spike Lee ci ha detto che ci sarà fedele, qualunque cosa accada. Spero che le cose vadano per il meglio il prossimo anno. Ci scambiamo molti messaggi. È il simbolo di una città, New York, che è stata particolarmente colpita dall'epidemia. Il cortometraggio che ha appena realizzato ritraendo la città sotto lockdown, accompagnato da Sinatra che canta "New York, New York", è estremamente commovente.
Riguardo una possibile collaborazione con la Mostra del Cinema di Venezia, Toronto, San Sebastian e Zurigo, Fremaux si è così espresso:
Circolano molte voci su possibili collaborazioni tra Cannes e festival come Venezia, Toronto, San Sebastian e Zurigo. Puoi darci qualche dettaglio?
Stiamo parlando con i nostri amici e colleghi. Una situazione eccezionale richiede una risposta eccezionale. Numerosi festival ci hanno invitato ed è un gesto toccante in questo contesto in cui l'unità e la solidarietà sono essenziali. Con l'etichetta Cannes 2020 e il Marché du Film online, un "Cannes hors les murs" [al di fuori delle mura] rappresenterà il terzo piano della nostra ridistribuzione in autunno. Andremo a Toronto, Deauville, Angoulême, San Sebastian, New York, Busan in Corea e persino al festival Lumière a Lione, che è un festival di cinema contemporaneo e classico, che ospiterà numerosi film. Con Venezia, vogliamo compiere un passo ulteriore e presentare i film insieme.