Dopo il Festival di Venezia, anche il prestigioso Festival di San Sebastian sta spingendo per essere una delle prime manifestazioni del 2020 a tenere un'edizione in presenza e non online. 

È di oggi la notizia della selezione ufficiale del Festival di San Sebastian di quest'anno. I primi titoli svelati comprendono anche cinque dei film che hanno ottenuto l'"etichetta" dal Festival di Cannes: Another Round (Druk) di Thomas Vinterberg, Été 85 di François Ozon, Beginning di Déa Kulumbegashvili, True Mothers di Naomi Kawase e In the Dusk (Au Crépuscule) di Sharunas Bartas.

L'ultimo film annunciato oggi è Any Crybabies Around? di Takuma Sato che avrà al Festival la sua anteprima internazionale: il fulcro dell'opera è il modo in cui i media possono cambiare, anche in modo drammatico, la vita di un cittadino.

La 68ª edizione inizierà il 18 settembre con l'anteprima dell'ultimo film di Woody Allen, Rifkin’s Festival, girato proprio a San Sebastian e dintorni nel corso dell'estate passata: la vicenda segue una coppia americana recatasi in Spagna per partecipare alla kermesse cinematografica.

Sono stati annunciati anche alcuni dei provvedimenti che verranno presi per garantire la sicurezza del pubblico. L'organizzazione prevede di diminuire del 30% la quantità di proiezioni e, probabilmente, ridurrà anche il numero di ingressi previsti per singola sala. Il piano, però, è di mostrare tutti i film delle sezioni principali in loco. 

Sezioni e forum dedicati specificamente a membri dell'industria, come The Europe – Latin America Co-production Forum, saranno dirottati online o saranno divisi fra eventi fisici e altri digitali.

Non si terranno, invece, la retrospettiva sul cinema coreano degli anni '50 e '60, riprogrammata per il 2021, e la sezione Klasikoak, che è stata cancellata per quest'anno.

Il festival di San Sebastian dovrebbe durare dal 18 al 26 settembre e non stupisce che, come Venezia, Toronto e Telluride, stia cercando di fare il possibile per far ripartire l'industria festivaliera.

Fonte: Deadline