Venezia 82 si prospetta un'edizione che davvero densissima di film imperdibili e, da diversi anni, anche la sezione di Venice Immersive potrebbe non essere da meno.
Venice Immersive è dedicata ai media immersivi e comprende tutti i mezzi di espressione creativa XR: video immersivi, virtual e mixed reality, mondi virtuali e installazioni XR e immersive. Come gli scorsi anni, la sezione Venice Immersive si svolge sulla Venice Immersive Island (Isola del Lazzaretto Vecchio), situata di fronte alla Riva di Corinto, al Lido di Venezia.
La selezione 2025 è composta da un totale di 69 progetti da ventisette paesi, ed è divisa in:
30 progetti in Concorso
34 progetti nella sezione Best of Immersive divisa in 11 progetti Best of Experiences e 23 progetti
Best of Worlds
5 progetti nella sezione Biennale College Cinema – Immersive
Noi l'abbiamo visitata in anteprima anche quest'anno e siamo pronti a suggerirvi una classifica del top e dei flop che questa edizione ha in serbo per tutti i curiosi.
1) Alien Perspective
La migliore delle esperienze da noi provate parte da un'intuizione della nipote del celeberrimo esperto di effetti speciali Claudio Rambaldi: cosa succederebbe se si prendesse uno dei suoi quadri futuristici e si immergesse lo spettatore all'interno di esso attraverso la realtà virtuale? È così che vi troverete a viaggiare in alcuni dei tantissimi mondi dipinti dal tre volte premio Oscar (che per l'appunto prima darsi al cinema era stato un prolifico pittore) fluttuando fra pianeti, montagne, foreste tutte completamente re immaginate in chiave aliena e futuristica. Un'esperienza immersiva maestosa, imperdibile per tutti gli amanti della fantascienza ma anche per i curiosi dell'esplorazione di realtà completamente diverse dalla nostra.
2) Dark rooms
Dark Rooms è un viaggio all'interno delle vite di tre persone realmente esistite (più una quarta "bonus", fruibile alla fine a discrezione degli avventori) che decino di mettersi a nudo, raccontando i propri diversi percorsi di scoperta identitaria e sessuale al regista e quindi, di conseguenza, agli spettatori. In queste avventura i traumi vengono rappresentati come foreste oscure o stanze nere che i narratori hanno deciso di aprire per mostrarne il doloroso contenuto, con lo scopo di esorcizzare i momenti più bui delle loro vite e con la speranza di sensibilizzare (senza però voler impartire nessuna lezioncina) chi decida di provare a mettersi nelle loro scarpe. Ne esce un ritratto collettivo che riesce però a mantenere intatte le voci dei singoli, dando vita ad un percorso intimo e visionario quanto liberatorio - Imperdibile.
3) Ancestors
Ancestors è un'esperienza unica nel suo genere: fruibile solo da un minimo di 24 partecipanti, riesce a sfruttare in modo sapiente il connubio fra smartphone e intelligenza artificiale: il regista riesce a prendere un oggetto che nel suo uso quotidiano porterebbe spesso ad isolarsi dal mondo esterno, a divenire un vero e proprio mezzo di unione e confronto. Tutto inizia da un selfie, l'IA lo utilizzerà per abbinarvi ad un altro/a partecipante generando una foto del vostro possibile figlio, quindi rendendovi di fatto genitori; poi verrete portati a trovare altre due persone col quale diventerete nonni e così via. Il risultato finale è un'opera interattiva e corale che vi indurrà a riflettere sulla vostra provenienza, sul senso stesso della vita e dell'esistenza, pur però mantenendo toni gioviali, ludici e frizzanti - Imperdibile.
4) Adventure: Ice dive
Già dai primi minuti si è posti di fronte ad un'atmosfera estremamente impattante e ansiogena: il regista vuole riprendere Ant Williams, esperto freediver, nella sua impresa di percorre la distanza di 182 metri in apnea e al di sotto dei ghiacci artici. Si è quindi catapultati in un'avventura calma e composta quanto rischiosa e adrenalinica - 15 minuti di fascinazione pura verso l'istinto irrefrenabile di un individuo intento nello sfidare la natura e i limiti stessi del corpo umano - Consigliato.
5) Ri-lancia Luigi Broglio
Al limite fra teatro e documentario, la storia vuole celebrare le imprese di Luigi Broglio, vero e proprio unsung hero dell'ingegneria italiana degli anni '60. Grazie alle sue intuizioni, accompagnate da una ferrea testardaggine, riuscì a portare l'Italia post coloniale e il Kenya a collaborare per provare a sfidare le super potenze spaziali. Ne esce un piacevole spaccato storico immersivo che risulta sempre interessante e orgogliosamente celebrativo di persone e imprese che purtroppo sono andate semi dimenticate - Consigliato.
6) Submerged
Corto live action immersivo che sfrutta le potenzialità dell'orchestrazione registica - attori in carne e ossa, scenografie realistiche, giochi di inquadrature e montaggio - per catapultare lo spettatore all'interno di un attacco ad un sottomarino americano durante la Seconda Guerra Mondiale. Rispetto alle altre esperienze citate in questo articolo, in questo caso, la brevità dell'esperienza risulta essere più che altro un limite ad uno sviluppo approfondito della vicenda. Si tratta comunque di un ottimo esperimento, in quanto fornisce un possibile sguardo verso le nuove forme che potrebbe introdurre il cinema nel prossimo futuro - Consigliato.
7) Black Cats and Chequered Flags
Esperienza che fonde documentario e parti di interattività per raccontare le vicende del leggendario pilota due volte vincitore di Formula 1 Alberto Ascari. Un viaggio intimo attraverso le leggendarie gesta del famigerato campione che tocca tutti i suoi traguardi più importati fino ad arrivare alla sua tragica morte - Consigliato, specialmente agli appassionati di corse.
8) The sad story of a little mouse who wanted to become somebody
Girato completamente in stile cartoon, questo mediometraggio VR segue le vicende di una cinica quanto determinata topolina nella sua impresa disperata di trovare il successo. Attraverso la creazione di giocattoli fatti a mano, forgiati con un orgoglio e un arrivismo quasi accecanti, arriverà anche a perdere sé stessa e il proprio riflesso. Da quì partirà un viaggio volto a recuperare la propria anima, attraverso un rinnovato senso di scoperta e consapevolezza. Per quanto le premesse sia interessanti e simpatiche, l'esperienza si perde e indugia un po' troppo nell'arrivare al dunque e, nel simpatico momento di rivalsa finale, purtroppo ha già stancato - Sconsigliato.
9) Eddie and I
In questa avventura gli avventori sono chiamati a vestire i panni di un mostro buono che dovrà aiutare il protagonista a trovare il coraggio di essere sé stesso andando oltre la propria disabilità. Il legame empatico che si dovrebbe creare però è minato da un'avventura breve e poco ispirata, che nella sua macchinosità finisce per ottenere solo un amaro senso di disinteressamento verso il protagonista e la sua storia - Sconsigliato.
10) Wall Town Wonders
Esperienza in realtà aumenta che vorrebbe ricreare il feeling di un videogioco gestionale vecchia scuola, ma che scade in fretta nel tedioso: per quanto potrebbe essere un indizio di come potrebbero sembrare dei giochi immersivi, dopo qualche minuto risulta per essere un'esperienza frustrante, soprattutto per via dei frequenti bug. - Sconsigliato.
Extra - The Midnight Walk
Concludiamo con quella che, sulla carta, aveva tutti gli elementi per essere l'esperienza più attesa di tutta Venice Immersive. Si tratta della prima parte di un gioco più ampio che durerebbe circa sulle 6 ore e che qua si può provare nella sua versione demo da 55 minuti: alla trama davvero poco comprensibile, sopperisce un'impressionante lavoro sull'ambientazione - i creatori sembrano aver preso a piene mani dall'immaginario burtoniano per restituire un'esperienza immersiva in claymation gotica, terrorizzante, ispiratissima e magnetica. Peccato che l'esperienza fosse davvero costellata da diversi bug, che addirittura arrivavano a minarne il proseguimento ad appena 5 minuti dall'inizio. Sarebbe imperdibile se non fosse per la scarsa giocabilità. Un nostro suggerimento sarebbe quello di chiedere alle maschere se i tecnici abbiano risolto i problemi dei primi giorni - in tal caso: buttatevici a capofitto.
Gabriele Malagoli