Sono passati quindici anni da quando Harry Potter e il calice di fuoco esordì sul grande schermo, ma il pubblico di tutto il mondo sembra non avere la minima intenzione di chiudere i rapporti con i film del maghetto più famoso di sempre. 

E' infatti approdato a Milano il cineconcerto del film, l'ultimo tassello (per ora) del tour mondiale della Harry Potter Film Concert Series. Il tutto è iniziato nel 2016 grazie al lavoro di CineConcerts e Warner Bros. Dalla prima mondiale di Harry Potter e la Pietra Filosofale in concerto a giugno 2016, oltre 1,3 milioni di persone hanno apprezzato questa magica esperienza da JK Rowling's Wizarding World.
 
Guidata dal Maestro Timothy Henty, l’Orchestra Italiana del Cinema con una straordinaria formazione di oltre 80 musicisti si è esibita nella magica partitura di Patrick Doyle in perfetto sincrono con l’intero film, con dialoghi in italiano, proiettato in alta definizione su uno schermo di oltre 12 metri.

Prima di aprire le danze e lasciar parlare le immagini, Henty ha accolto il pubblico invitandolo a reagire in tutta libertà durante la proiezione senza timore di ridere, applaudire o rimembrare serenamente i momenti più emozionanti del film. Detto fatto, la proiezione è proceduta senza intoppi per tutta la sua durata, con la platea perfettamente a suo agio nel rituffarsi per l'ennesima volta all'interno delle avventure di Harry e soci sostenendo calorosamente i personaggi più amati e le sequenze indimenticabili.
Uno spettacolo di rara potenza e intensità capace di scaldare i cuori dei vecchi fan così come di sbalordire gli spettatori più giovani (molti i bambini presenti in sala) non solo grazie alla potenza del racconto ma anche grazie all'esperienza di poter vivere in prima persona uno spettacolo cinematografico d'altri tempi in cui immagini e musica si intrecciano alla perfezione per restituire un unico grande show sensoriale a cui non eravamo più abituati.

Non ci resta ora che stare sintonizzati e augurarci che Harry Potter e l'ordine della fenice possa materializzarsi al più presto innanzi ai nostri occhi e alle nostre orecchie.