Durante il workshop live dedicato al cinema di Christopher Nolan, abbiamo proposto ai partecipanti di scrivere un elaborato su un elemento emblematico del cinema di un regista che con le sue grandi opere ha segnato il cinema contemporaneo. Ecco il lavoro che ha meritato la pubblicazione!

Cristina Contini
MI PRENDI IN GIRO

“Following”, film di C. Nolan del 1998, è un’affascinante opera sull’arte del saper ingannare le persone
Girato in bianco e nero e con attori/amici del regista, sembra un ‘manuale’ per imparare ad incastrare un altro essere umano, un socio, qualcuno che ti stima, ti considera e magari si ispira anche a te.
Il protagonista suscita immediatamente una tenera empatia, è solo, ancora in cerca di una realizzazione lavorativa ed affettiva, tenta di diventare uno scrittore ma si sa che è una carriera incerta e porta spesso con sé la sensazione di un ‘capriccio’ da bohémien.
L’alienazione e la solitudine conducono il giovane all’esterno di casa, dove inizia a seguire continuamente le persone, in strada, fino alle loro abitazioni, con tante domande che emergono su di loro ed ipotesi sulle rispettive vite: in fondo il nostro protagonista è curioso, è interessato all’umanità ed alle sue numerosissime sfumature
Attraverso questo nevrotico comportamento, avviene l’incontro cruciale tra lui e Cobb, delinquente astuto e molto sicuro di sé, un completamento apparentemente migliorativo dell’altrui personalità ‘deviante’: entrambi si scoprono ‘stravaganti’, fuori dallo schema e diventano una coppia perfetta per eseguire insieme furti d’appartamento
Cobb è abile e naturale nel portare a termine i reati, vi aggiunge la sua passione per le persone a cui ruba, le immagina in situazioni intime in base agli oggetti che osserva nelle loro case, ne fiuta tradimenti, preferenze e vizi.
Ci troviamo di fronte ad un personaggio che arricchisce di dettagli la psicologia del protagonista stesso, con il quale condivide l’ossessione per entrare nella vita della gente, per provare adrenalina e sentire che cosa si prova davanti ad oggetti sconosciuti ma vibranti di umanità
E non solo: Cobb ama anche prendere in giro le persone che deruba, con piccoli scherzi ‘per mettergli sotto gli occhi ciò che davano per scontato …’.
Sembrano le parole del regista Nolan che ama giocare con i suoi personaggi ma anche con gli spettatori!
Cobb è sia luce sia ombra del protagonista, lo rende più sicuro ma si diverte a confonderlo ed a renderlo complice di un piano che è lui stesso a governare: non è forse una metafora perfetta del ruolo di regista cinematografico?
C’è una sequenza in cui i due personaggi parlano in modo concitato ed il nostro giovane chiede in modo diretto, trasparente, forte e chiaro a Cobb ‘mi prendi in giro?’ e riassume tutto quello che anche noi pensiamo.
Ma il racconto procede ed il triangolo amoroso che si sviluppa contribuisce a stordirci, dandoci altri indizi di come facessimo bene a non fidarci: gelosia, depistaggi, personaggi che si sono cercati e usati a vicenda, manipolazione di menti e sentimenti, casuale e non casuale che si intrecciano …. per un disegno criminoso che non lascia scampo.
Avevamo tutto chiaro sin dall’inizio, da bravi spettatori curiosi? Forse sì, ma abbiamo voluto credere che tutto si sarebbe capovolto, in fondo lo dicono spesso anche i vari attori nel film ‘io non sono come credi’.
E’ forse la nostra memoria a farci uno scherzo? Abbiamo colto con attenzione tutti i dettagli delle varie scene? Ci identifichiamo tanto con il protagonista da credere possibile una sua rivalsa?
Lo stesso titolo ‘Following’ sembra un monito per chiunque si faccia coinvolgere da questo bel film: seguendo capirai, seguendo vedrai che succede, seguendo ti stupirai più volte, seguendo conoscerai meglio i personaggi e  - forse - la loro vera identità.
Certamente, crescerà in te il desiderio di “seguire” Christopher Nolan.