Poco più di 50 anni fa ci lasciava Judy Garland, ragazza prodigio di Hollywood che seppe distinguersi, oltre che nella recitazione, anche nella danza e nel canto.
È un fatto tristemente noto che, a volte, il fuoco del successo consumi lo spirito dell'artista: sembra infatti che la Garland, per combattere stress e ritmi lavorativi forsennati, avesse iniziato fin da giovane ad assumere regolarmente farmaci, dipendenza che la portò alla prematura morte. A pochi giorni dall'uscita di Judy, biopic che ha come focus l'ultimo periodo della vita dell'attrice, ripercorriamo i momenti in cui la luce di questa stella di Hollywood ha brillato con maggior intensità.
Il mago di Oz (1939) di Victor Fleming: primo grande trampolino per la Garland che, vestendo i panni di Dorothy, si guadagna un biglietto per l'Olimpo dei grandi. L'attrice, a soli 17 anni, si destreggia magistralmente nei numeri musicali e regala alla storia l'iconica sequenza di Over the Rainbow.

Incontriamoci a Saint Louis (1944) di Vicente Minnelli: diretta da quello che sarebbe stato il futuro marito, Judy regala un'interpretazione buffa e al contempo dolorosa. Ciliegina sulla torta fu la straordinaria versione di Have Yourself a Merry Little Christmas, indelebile performance incastonata nella storia del cinema.

L'ora di New York (1945) di Vicente Minnelli: prima vera grande interpretazione drammatica per la Garland che, privata dei consueti ruoli musicali, non sfigura, dimostrando invece tutto il suo cangiante talento.

È nata una stella (1954) di George Cukor: il miglior film del regista e uno fra i titoli più ricordati degli anni '50. A contribuire al successo dell'opera è senza dubbio la tragica e clownesca performance della Garland, qui ai massimi storici. L'interpretazione le valse la nomination agli Oscar come miglior attrice protagonista.

Vincitori e vinti (1961) di Stanley Kramer: il film è ambientato nella corte di un tribunale e vede come imputati quattro giudici tedeschi, accusati di crimini contro l'umanità. Per questa performance la Garland si guadagnò la nomination all'Oscar come miglior attrice non protagonista.

Simone Manciulli