Dopo la conquista della Palma d'Oro al Festival di Cannes con Titane, la regista Julia Ducournau e i membri del cast hanno parlato a Deadline del mash-up di generi del film che ha diviso la critica ma ha unito la giuria presieduta da Spike Lee. La regista ha spiegato che il primo seme della storia, incentrata sulla ballerina psicopatica interpretata da Agathe Rousselle, le venne in mente durante la lavorazione del suo film precedente, Raw.
"Ero in post-produzione con Raw e quando passo tanto tempo su un film, ho bisogno di pensare ad altre storie perché altrimenti impazzisco. Stavo riflettendo su Raw ed ero un po' frustrata dal fatto di non aver affrontato il tema dell'amore come avrei voluto in quel momento. Quindi volevo mettere l'amore al centro del film successivo, questa è una cosa che sapevo". Ha inoltre aggiunto riguardo a Titane: "É davvero un patchwork di pensieri, non c'era niente di veramente chiaro, ma era come dare vita a pezzi di motore di un'auto".
Reclutata tramite Instagram per il suo aspetto androgino, Agathe Rousselle ha detto di aver lavorato duramente per il ruolo, che ha richiesto una certa fisicità punitiva. "Mi sono preparata sia fisicamente che mentalmente con Julia", ha detto. "Abbiamo provato molto con monologhi da Network e Twin Peaks perché il mio personaggio non parla affatto e così abbiamo deciso di lavorare su un range di emozioni ben preciso. E poi ovviamente mi sono allenata molto sollevando pesi e imparando a ballare per circa due mesi".
Altrettanto sorprendente l'apparizione di Vincent Lindon, habitué di drammi francesi più sobri: "Julia mi ha detto che mi voleva perché il ruolo era perfetto per me e che se non avessi accettato avrebbe comunque girato, ma sperava dicessi di sì. È la prima volta da tanto, tanto tempo che un regista mi fa un simile regalo".
Fonte: Deadline