Dicembre è un mese dedicato alle retrospettive. È il periodo in cui si osservano tendenze, si celebrano ricorrenze e si rieditano le opere che hanno lasciato un segno duraturo. Nel 2025 si celebrano i 50 anni di Lo squalo (1975) di Steven Spielberg che ha cambiato il modo di fare cinema e di promuovere i film. La forza de “Lo Squalo” è esaltata anche dal manifesto scelto per promuoverlo, diventato un elemento fondamentale del film nell’immaginario collettivo.
L’eredità cinematografica di un classico
Considerato oggi un film d’epoca, Lo squalo mantiene una posizione centrale nelle retrospettive dedicate al cinema degli anni Settanta. La sua struttura narrativa lineare, l’uso intelligente del non-visto e la colonna sonora immediatamente riconoscibile hanno creato un modello replicato per decenni. Il film è ancora materia di studio per la capacità di combinare tecnica, ritmo e costruzione dell’ansia.
Una delle eredità più riconoscibili del film è il poster cinematografico, oggi considerato uno dei più celebri della storia. Il poster e la locandina raffigurano la nuotatrice e lo squalo che emerge dal profondo. La composizione semplice ma potente continua a essere citata come esempio di sintesi narrativa.
Quella immagine è andata ben oltre il suo compito promozionale. Il manifesto è diventato iconico, ricordando il film e al tempo stesso un’intera stagione del cinema statunitense. La sua forza comunicativa ha meritato una sua autonomia e ha influenzato il design di numerosi manifesti successivi.

Film d’epoca e identità visiva
A cinquant’anni dall’uscita, Lo squalo è un riferimento costante negli studi sui film d’epoca. Il suo successo dimostra come la qualità della comunicazione visiva possa incidere sulla longevità culturale di un titolo. Il poster cinematografico del 1975 è spesso utilizzato come esempio di progettazione efficace: immediata, leggibile e in grado di evocare tensione senza bisogno di complessità grafica.
La locandina ha contribuito alla diffusione del film, ma soprattutto ha fissato un modello. Un’immagine unica che racconta tutto ciò che lo spettatore deve sapere. Mezzo secolo dopo conserva la capacità di parlare al nuovo pubblico e il suo manifesto continua a essere riconoscibile anche da chi non ha mai visto il film.
L’anniversario dei cinquant’anni non è solo una celebrazione. È la conferma che alcuni elementi, quando sono realizzati con talento, restano validi nel tempo. Lo squalo è uno di questi casi: un’opera che ha influenzato la regia, la distribuzione e anche l’arte del poster cinematografico, lasciando un’impronta chiara nella storia dei film d’epoca.