Grazie a un programma di proiezioni diversificato e capace di valorizzare alcune delle voci più interessanti del cinema contemporaneo, il Locarno Film Festival ha messo in luce anche quest’anno la ricchezza e le infinite possibilità della settima arte: dal grande cinema popolare alle produzioni indipendenti, dagli audaci esperimenti d’avanguardia alla forza e alla grazia delle storie più classiche. Durante undici giorni, il Festival ha registrato una forte affluenza di pubblico, a conferma dell’entusiasmo e dell’energia che caratterizzano ogni edizione, con spettatori coinvolti in proiezioni, incontri e momenti di confronto che hanno animato le giornate e le serate di Locarno. Le sezioni parallele hanno ulteriormente consolidato il ruolo del Festival come punto di riferimento imprescindibile per il pubblico locale e internazionale, offrendo inoltre uno spazio di confronto, di scoperta e di ispirazione ad autori, professionisti e appassionati di cinema di tutto il mondo.
La 78ª edizione del Locarno Film Festival ha premiato con il Pardo d’Oro Tabi to Hibi di Sho Miyake, il quarto film giapponese a conquistare il massimo riconoscimento nella storia del Festival. In precedenza, il premio principale del Festival era stato assegnato a The Rebirth (Ai no yokan) di Masahiro Kobayashi nel 2007, a This Transient Life (Mujō) di Akio Jissoji, uno dei quattro film premiati ex aequo nel 1970, e al classico Gate of Hell (Jigokumon) di Teinosuke Kinugasa nel 1954, anno in cui i tre principali premi sono stati conferiti dalla Giuria Internazionale della Critica.
Il Premio Speciale della Giuria è andato a White Snail di Elsa Kremser e Levin Peter, mentre il Pardo per la migliore regia è stato aggiudicato ad Abbas Fahdel per Tales of the Wounded Land. I due Premi per la migliore interpretazione sono stati assegnati rispettivamente a Manuela Martelli e Ana Marija Veselčić per Bog neće pomoći (God Will Not Help) di Hana Jušić, e a Marya Imbro e Mikhail Senkov per la loro performance in White Snail. Il Pardo d’Oro del Concorso Cineasti del Presente è stato invece conferito a Tóc, giấy và nước… (Hair, Paper, Water…) di Nicolas Graux e Trương Minh Quý, a testimonianza della vitalità e della varietà del cinema presentato a Locarno78.
Giona A. Nazzaro, direttore artistico del Locarno Film Festival su Locarno78: «Un’edizione coronata da successi che vanno al di là di ogni aspettativa. La 78esima edizione del Festival ha celebrato il potere senza tempo del cinema e la sua capacità di riunire comunità diverse provenienti da tutto il mondo sotto il segno della pace. Siamo grati a tutti i registi che hanno scelto di condividere le loro opere con il pubblico del Festival. Questo ci ha permesso di realizzare un’edizione proiettata in avanti, con lo sguardo fermamente rivolto al futuro. Siamo certi che queste opere resisteranno alla prova del tempo e saranno fonte di ispirazione e di guida per i giovani talenti che hanno appena iniziato a immaginare i film che realizzeranno domani. Mettere in piedi un festival è come costruire un domani migliore. Un film alla volta».