Master MICA - Analisi di "Loki"
18/03/2024
Gli studenti del Master in Management dell'Immagine, del Cinema e dell'Audiovisivo dell'Università Cattolica di Milano, hanno svolto delle interessanti analisi per il corso di Storia e scenari dell'immagine e dell'audiovisivo: le pubblichiamo con piacere sul nostro portale! Complimenti!

Loki: l’antieroe contemporaneo e il senso di impotenza di fronte all’AI
di Denise Miceli


“Fu quella sera che scoprii che quasi tutte le creature che consideriamo malvagie o cattive sono semplicemente sole. E magari mancano un po’ di buone maniere”
- Big Fish (Tim Burton, 2003)

Loki è il villain della storia di Thor e, di conseguenza, degli Avengers. E se invece non fosse realmente cattivo, ma è così che viene disegnato? Un po’ come accade a Jessica in Chi ha incastrato Roger Rabbit (1988) di Robert Zemeckis. Ambiguo e complesso, il suo personaggio cattura l’attenzione dello spettatore grazie alla sua intelligenza e carisma, ma forse è proprio la tragicità della sua storia e la sua evoluzione a colpirci maggiormente: un antieroe contemporaneo in contrasto con se stesso, abbandonato dal padre biologico e in conflitto con quello adottivo, il cosiddetto “dio dei derelitti”, almeno fino alla redenzione finale. L’ambiguità è un elemento caratteristico anche di Miss Minutes, il piccolo orologio AI animato della Time Variance Autorithy, l’agenzia che vigila sulle varianti delle linee temporali del Marvel Cinematic Universe.

Ogni episodio della serie tv si apre con i consueti titoli di testa Marvel-Loki, le cui lettere oltre a cambiare stile, diventano utili ad anticipare il contenuto della puntata come accade nel caso dei salti temporali. Invece, per quanto riguarda i titoli di coda, se nella prima stagione si concentrano maggiormente sulla raffigurazione della TVA come una prigione nazifascista, nella seconda appaiono più bibliche e profetiche con un poster di Miss Minutes riportante la frase “Behave! Or get your clock cleaner!”, mentre calpesta un uomo. Infine, appaiono essenzialmente tre scene post-credit, volte a esplorare il tema del doppio e costruire teorie sul destino del dio nordico.

Il senso di solitudine e onnipotenza

La timeline di Loki si apre riprendendo le vicende di Avengers: Endgame (2019) dei fratelli Russo, dove Iron Man e Ant-Man erano tornati nel 2012 al termine della battaglia a New York per recuperare la Gemma dello Spazio contenuta nel Tesseract e affrontare Thanos, missione che fallisce causando la fuga di Loki. Il Dio dell’Inganno si ritrova sbalzato nel deserto della Mongolia, sequenza che ricorda l’evasione di Tony Stark, presentato inizialmente come un mercante d'armi per l'esercito militare statunitense e fatto prigioniero da un gruppo di terroristi. Il rapimento porta l’imprenditore miliardario a redimersi e decidere di usare la tecnologia come mezzo di difesa per salvare la Terra, un parallelismo che potrebbe profetizzare il futuro riscatto o espiazione di Loki, oltre a creare un collegamento tra i terroristi e la TVA. Fin da subito, Loki rammenta di avere un incarico e di essere ricolmo di gloriosi propositi, i medesimi dichiarati con sarcasmo dalle sue varianti e ripresi nel titolo dell’ultimo episodio della seconda stagione a simboleggiare un ribaltamento. L’aver vissuto tutta un’esistenza all’ombra della grandezza del fratello e l’essere considerato troppo minuto e gracile, fa scaturire in lui una sete di potere che ha origine da un bisogno infantile di affermazione e accettazione: non lo diverte ferire le persone, ma è chiamato a farlo perché fa parte dell’illusione, del crudele ed elaborato trucco ideato dai deboli per incutere timore, un disperato tentativo di controllo causato dal senso di solitudine. Un sentimento e caratterizzazione che ricordano il personaggio letterario di J. M. Barrie, Capitan Uncino, un’edonista intelligente e raffinato, la cui diversità lo porta a sentirsi profondamente solo e vedere gli altri come dei subalterni. Una somiglianza rimarcata dalle varianti Alligator Loki e President Loki. 

Il rapporto con Mobius, agente della TVA che si rivolterà contro l’organizzazione una volta scoperta la verità, diventa emblematico nel processo di trasformazione di Loki, le sue parole lo cambiano salvandogli la vita perché in grado di vedere qualcosa in lui che da solo non era capace di scorgere “puoi essere chiunque, qualunque cosa tu voglia nel caso in cui ti avessero detto il contrario”. Ma non solo, anche il rispecchiamento con Sylvie, sua variante al femminile, gli è utile a comprendere che “distruggere è facile, radere al suolo tutto è facile, provare a riparare ciò che è rotto è arduo, sperare è arduo”. Infatti, il sopracitato ribaltamento avviene quando Loki giunge alla conclusione che ciò che desidera non è un trono, il quale diventa per lui un fardello, bensì i suoi amici, non vorrebbe rimanere solo, ma è costretto a farlo per salvarli da una catastrofe. Il Dio dell’Inganno diventa il Protettore del Multiverso, ridonando linfa alle linee temporali ramificate con la sua magia, le quali si uniscono tra di loro generando un albero della vita che ricorda quello di Avatar (2009) di James Cameron o Yggdrasil, l’albero del mondo gigantesco che lega insieme i nove regni.  

All’interno della TVA, le varianti sono considerate dei criminali che compiono azioni non conformi alla sacra linea temporale, la quale assume dei tratti politico-religiosi, sullo stile di Minority Report (2002) di Steven Spielberg. Una volta catturate dai Minutemen ed esser state classificate con un numero come accadeva ai deportati, vengono sottoposte al giudizio dei Time Keeper, androidi senza anima dietro cui si nascondono Colui che rimane e Miss Minutes, per venire falciate.

L'intelligenza artificiale e il discorso sui generi

All’interno del MCU non è un mistero parlare di dèi, magia e scienza. Fu proprio grazie alla Gemma della Mente che Tony Stark e Bruce Banner completarono il programma AI di difesa globale Ultron, apparso in Avengers: Age of Ultron (2015) di Joss Whedon e realizzato mediante l’utilizzo della motion capture che si rileva essere disturbato e desideroso di annientare il genere umano, considerato guasto e marcio. In opposizione, Visione è un onnipotente androide ingenuo e puro.

A metà tra i due si trova Miss Minutes, presentata al principio come una tecnologia didattica, video di formazione e propaganda della TVA, tanto che Loki non comprende se sia reale o si tratti di una registrazione. Una figura misteriosa che rimane in sottofondo per poi diventare sempre più angosciante nonostante sia raffigurata come un personaggio animato in 3D. Acquisisce, con il tempo, movimenti ed espressioni più naturalistici e drammatici, fino a sovrapporre il proprio volto a quello di un manichino durante una conversazione con Victor Timely, eccentrico inventore e variante di Colui che rimane, dal quale verrà definita “mostro esuberante”. Durante la sequenza, Miss Minutes espliciterà la sua brama di possedere un corpo “Quando mi hai creata sapevi che potevo essere molto più di una semplice AI e mi hai permesso di scrivere da sola la mia programmazione, avere dei desideri e seguire chi sono ora, ma non mi hai mai concesso un corpo vero, in quel caso potremmo stare al comando insieme”. Alla TVA, la magia non ha alcun effetto così come le Gemme dell’Infinito, solo Miss Minutes è in grado di prendere possesso di tutti i sistemi operativi; infatti, quando agita il dito dicendo "Ah ah ah! Accesso negato!” ricorda Dennis Nedry in Jurassic Park (1993) di Steven Spielberg intento a fare lo stesso bloccando l’accesso ai sistemi del parco. Questo finché Ouroborus, agente del dipartimento riparazioni e avanzamento non la bloccherà mettendola offline, pur con il timore che una volta riattivata possa ucciderli tutti.

 L’evoluzione di Miss Minutes può assumere diversi significati e richiamare vicende, tra cui lo sciopero degli sceneggiatori e attori di Hollywood contro l’utilizzo da parte degli Studios dell’AI, la quale permette di scrivere intere sceneggiature, riportare in vita star del passato, ricostruire l’aspetto e la voce di attori e cantanti. Prima che la protesta avesse inizio, era stata proprio Disney a creare una task force per studiarla e vedere come utilizzarla in tutta l’azienda, per innovarsi e tagliare i costi. Nello specifico, un poster promozionale per la seconda stagione di Loki ha scatenato una polemica tra la comunità dei creativi per il timore che possa essere stato parzialmente creato utilizzando l'AI generativa, la quale potrebbe andare a sostituire i disegnatori professionisti e venire addestrata sul loro lavoro senza consenso. La caratterizzazione di Miss Minutes che assume una sfaccettatura più dark nasce da un’idea del capo-sceneggiatore della seconda stagione, Eric Martin. La sua umanizzazione con la possibilità di conoscerne i desideri e aspirazioni porta in auge anche il discorso sui generi cinematografici, conferendo a quello che viene considerato un semplice cartone animato dei sentimenti complessi. Una riflessione che trova ampio respiro nell’episodio 2 “Breaking Brad” della seconda stagione, il quale oltre a richiamare la serie tv Breaking Bad, è ambientato nell’anno di uscita di Star Wars (1977) di George Lucas. In esso, Brad Wolfe sta promuovendo il suo ultimo film che definisce come un thriller sofisticato, un modo per qualificare la serie tv di Loki in quanto sci-fi dai tratti distopici e noir o ironizzare su chi considera le pellicole di supereroi di serie B. La medesima ironia viene poi ripresa quando Ouroboros ci viene presentato nella sua linea temporale in veste di scrittore di romanzi fantascientifici, i quali non trovano spazio nelle librerie, pur essendo la fantascienza un genere stimolante e da apprezzare.

La TVA sarà coinvolta in Deadpool & Wolverine (2024) di Shawn Levy, ma quali sembianze assumerà Miss Minutes in questo nuovo capitolo? Esiste davvero un AI che possa definirsi cattiva o buona? Rivedremo Loki o la sua storia è ufficialmente giunta al termine con la conquista di un trono non atteso, di cui diventa in qualche modo prigioniero? D’altronde la serie tv è stata funzionale a confermare la sua natura queer, annunciando la presenza del primo personaggio a portare questa diversità di genere nel canone del MCU. Inoltre, sono stati inseriti alcuni episodi di storia reale, dalla rapina e dirottamento di un Boeing 727 operata da D. B. Cooper nel 1971 all’evasione da Alcatraz di Frank Morris nel 1962. Prodotta da Kevin Feige, la serie tv Loki è stata ideata da Michael Waldron per il servizio di streaming Disney+.

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