Sbarcato a Venezia l’attore Matt Damon, che in Downsizing (qui la nostra recensione del film) di Alexander Payne, film d’apertura di Venezia 74, interpreta Paul Safranek, un uomo che decide di farsi rimpicciolire insieme alla moglie: “Sarei pronto a fare elenco del telefono per Alexander Payne e credo che qualsiasi attore vorrebbe lavorare con lui. È estremamente meticoloso, fa 20 o 30 ciak se necessario ed è facilissimo lavorare quando si è al fianco di un regista come lui. In fin dei conti è un film ottimista, il più ottimista di Alexander e credo che dica molto di lui”.
“Spero che il mio non sia un film troppo vago o confuso, ma non me la sento di dare ragione al cento per cento a Matt: è un film ottimistico per certi aspetti e pessimistico per altri”, ha detto invece Payne, che poi si è soffermato anche sul rapporto tra il film e la letteratura russa classica, in particolare Cechov e Gogol: “Sono un fan di Cechov, anche se non farei dei collegamenti tra il nostro lavoro a un maestro così importante. Ha iniziato come scrittore di sketch e non ha mai perso quella vena, però. Da lui abbiamo imparato che per raccontare l’emotività ci vuole anche freddezza”.