Che cosa vi viene in mente quando pensate a Star Wars (oltre a “Luke! Che la Forza sia con te.â€)? Proviamo noi a dirvelo: Darth Vader. Ma qual è il volto che si cela dietro la celebre maschera?

I registi Marcos Cobotà e Toni Bestard hanno voluto darci una risposta, indagando sulla vita di chi quella maschera la indossò per tutta la trilogia. Raccogliendo interviste ad appassionati, colleghi e famigliari, I Am Your Father svela la vita di David Prowse, l’attore che per primo vestì i panni di uno dei personaggi più celebri della settima arte.
“La Forza è potente in quest’uomo.â€
Darth Vader, Guerre stellari
Non sappiamo se David Prowse, quando disse quella frase sul set, si riferisse a Luke Skywalker o in realtà a sé stesso. Uno degli aspetti più interessanti è infatti la rivelazione del passato da culturista di Prowse. Non a caso fu scelto personalmente da Stanley Kubrick per interpretare Julian, l’aiutante forzuto dello scrittore Frank Alexander, in Arancia Meccanica.
Oltre al danno (se così possiamo chiamarlo) di non aver mai potuto vedere il proprio volto sul grande schermo, Prowse ricevette anche una terribile beffa. Solo una volta nell’ultimo capitolo della trilogia originale, Il ritorno dello Jedi, la sceneggiatura previde che Darth Vader svelasse il proprio aspetto: tale scena fu però girata all’insaputa del povero Prowse, con George Lucas che scelse l’attore Sebastian Shaw a sostituirlo.
Ma qual è l’altra grande particolarità del re di tutti i villain? Oltre alla maschera, mantello ed elmetto nero, non bisogna dimenticare la sua voce. Ecco, forse qui possiamo trovare finalmente una piccola consolazione. In fase di lavorazione del film, i produttori decisero di non utilizzare la vera voce di Prowse, ritenendo che avesse  un accento del West England troppo marcato (David nacque a Bristol in Galles). George Lucas e company orientarono quindi la loro scelta sull’attore o doppiatore James Earl Jones, che diede così la voce all’antagonista della saga per tutta la trilogia. Un’altra fregatura penserete. Beh quasi, ma non del tutto. Ben Burt, lo Star Wars Sound Designer, scelse di inserire un piccolo microfono all’interno della maschera: lo stratagemma diede un tocco realistico al respiro di Darth Vader, tramutandolo nel celebre “affanno” che tutti conosciamo. Solamente oggi, all’età di 81 anni, la voce originale di David assomiglia a quella utilizzata dal suo doppiatore durante il film. Se Darth Vader dovesse resuscitare, chissà , magari Prowse potrebbe finalmente sentire la sua voce in sala.
Ma il tempo delle delusioni è finalmente finito: questo documentario vuole essere un omaggio a chi immeritatamente è rimasto nell’ombra tutti questi anni. Il MFF presentà così un film stimolante, che esplora l’altra faccia della luna di una delle saghe cinematografiche che ha fatto, fa e sicuramente farà sognare milioni di giovani e non solo.