Il Day 5 al Milano Film Festival è la giornata dei cortometraggi. Oltre alla maratona dei corti animati, verranno proiettate le opere contenute nei gruppi C e D (per un totale di 141 minuti).
Il primo titolo da consigliare è Limbo (28’), scritto e diretto da Konstantina Kotzmani. Il film mostra la vita di un gruppo di bambini che vivono in un luogo che ricorda l’isola che non c’è di Peter Pan. L’unica possibilità che hanno per sfuggire alla disperazione è la statua della Vergine Maria, alla quale rimangono devoti fedeli; l’arrivo di un misterioso ragazzo albino susciterà nei giovani pensieri contrastanti. La settima opera della regista greca mette in scena un futuro apocalittico, in cui viene immaginato un mondo retrogrado dove superstizione, fanatismo e religione la fanno da padroni. La paura del diverso rimane il fulcro della sceneggiatura, in un’opera significativa firmata da un’autrice ormai navigata ed esperta nella produzione di cortometraggi.
Appartenente al gruppo C, in sala al MIMAT dalle 18, va in scena Good News (16’) diretto dall’italiano Giovanni Fumu. Il film racconta la storia di Junho e Minhui, una giovane coppia di ragazzi sud coreani; rintanati in un motel nella periferia di Seul, i due fidanzati dovranno affrontare l’inattesa gravidanza di lei. Giunto al suo terzo short movie, Fumu racconta il violento scontro con la realtà che due adolescenti sono costretti ad affrontare. Una lotta con un mondo più grande di loro, dove solo uno di essi si dimostrerà all’altezza della situazione, rivelando l’immaturità e l’infedeltà dell’altro.
Infine il particolarissimo corto Whatever the Weather (10’), firmato dallo svizzero Remo Scherrer. Costruendo un mondo animato in bianco e nero il regista, aiutato dalla voce fuori campo, racconta il dramma familiare vissuto dalla protagonista e causato dall’alcolismo della madre. Con un tono quasi claustrofobico, Scherrer riesce a narrare una vicenda toccante, tristemente attuale e capace di arrivare nel profondo della questione senza mai eccedere.