Milano Film Festival 206 – Il giorno delle "ragazze del porno"
13/09/2016

Se pensate che un festival di cinema sia solamente film impegnati di paesi sperduti stasera arriva Valentina Nappi a darvi un motivo in più per presenziare: alle 20.30 allo spazio BASE verranno presentati Insight e Queen Kong, i primi due corti di un progetto del collettivo “Le ragazze del pornoâ€che prevede dieci cortometraggi in cui varie registe italiane di età compresa fra i 25 e i 70 si propongono di superare la concezione di pornografia come diletto puramente maschile e di incentrare il dominio fisico e psicologico sulla figura femminile. A seguire, un confronto con Federico Bernocchi e De Gustibus, programma di Radio Popolare.

Insight (Le Ragazze del Porno) di Lidia Ravviso, Italia, 2016, 12’ [23.00 @ BASE]

Una donna e un uomo chiusi in una stanza. Un gioco di sguardi è il segnale che dà inizio a una sfida muta: il silenzio è rotto solo da respiri e gemiti. Poi l’onda del piacere spalanca le porte e, come in un sogno, ci troviamo in mare aperto.

Lidia Ravviso, una delle registe de “Le ragazze del pornoâ€, ci propone questo cortometraggio sorprendentemente curato dal punto di vista visivo che ruota attorno alla figura di Slavina, dissidente artista romana molto attiva nell’ambito della cosiddetta post-pornografia. 12 minuti incentrati sull’autoerotismo, con inquadrature che alimentano l’empatia, split-screen d’impatto e un montaggio raffinato che, privilegiando lo sguardo, sembra enfatizzare ogni sensazione.

Queen Kong (Le Ragazze del Porno) di Monica Stambrini, Italia, 2016, 19’ [23.00 @ BASE]

Quando lui non riesce ad avere un’erezione lei, delusa, lo lascia nel parco e sparisce nel bosco. Svogliatamente lui la insegue ma al suo posto trova Queen Kong, che non ha nessuna intenzione di lasciarlo andare via.

Monica Stambrini realizza un cortometraggio, già proiettato a New York e alla Mostra del Nuovo Cinema di Pesaro, unicamente tramite crowdfunding. Interpretato da Luca Lionello e Janina Rudeska (due attori teatrali) e Valentina Nappi, icona italiana della pornografia, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico e dalla critica come un’opera innovativa nel genere per l’attenzione all’estetica e all’interpretazione.

Il progetto di un “diversamente pornoâ€, come amano chiamarlo le registe, è però ancora agli inizi ed è finanziato unicamente dal crowdfunding, per creare un rapporto particolarmente stretto fra le ideatrici e i fruitori dell’idea: questa sera potrete averne un primo assaggio.

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