Non solo Truffaut: Jean-Pierre Léaud come (forse) non lo avete mai visto
09/03/2019

Quando si parla di Jean-Pierre Léaud, il pensiero va subito a François Truffaut, che nel 1958 lo ha scelto, ancora quattordicenne, per interpretare il giovane Antoine Doinel nel capolavoro I quattrocento colpi (1959). Il sodalizio tra i due dura vent’anni: sette film per seguire la crescita di un attore e, in parte, del personaggio di Doinel. Vent’anni che vedono il fiorire della Nouvelle vague. Ma Léaud non è solo Nouvelle vague.

Ospite d’eccezione alla 37ª edizione del Bergamo Film Meeting (9-17 marzo), manifestazione che dedica al grande attore una splendida retrospettiva, Jean-Pierre Léaud è il protagonista di una nostra classifica “alternativa”.

Ecco, in rigoroso ordine cronologico, le sue cinque migliori interpretazioni che forse non conoscete ma che hanno un grande valore nella sua carriera cinematografica:

5) Porcile (1969) di Pier Paolo Pasolini

4) Out 1 (1971) di Jacques Rivette, Suzanne Schiffman

3) Ho affittato un killer (1990) di Aki Kaurismäki

2) Irma Vep (1996) di Olivier Assayas

1) Le pornographe (2001) di Bertrand Bonello

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