Umberto Curi – Bartolo Ayroldi Sagarriga
Parola ai film
(Mimesis Edizioni, 2021)
dal 3 giugno in libreria
Un'analisi organizzata in temi per ricercare i presupposti filosofici che hanno ispirato alcuni grandi registi
nell'ideazione dei loro capolavori, da Pasolini a Polanski, da Iñárritu a Dreyer
L’opera cinematografica è a tutti gli effetti un’opera d’arte. È un prodotto culturale, una forma di narrazione che merita – ed esige – di essere analizzata e valutata nella sua autonomia e non semplicemente con finalità di servizio, come “illustrazione” di altro.
Ogni film è un racconto, che però non si limita alla semplice narrazione dei fatti, ma utilizza un linguaggio specifico che è parte del racconto stesso, con una sua grammatica, una sua sintassi e una sua storia.
Se è vero quindi che i film hanno la capacità di rinnovare miti e riti, con questo libro si tenta di restituire i contenuti intellettuali e formali alla base di alcuni dei film più noti dell’ultimo decennio (Uccellacci, uccellini, Carnage, Whiplash, 21 grammi, Il cliente, Medea e molti altri).
Una ricerca divisa per temi (“La parola”, “L’altro”, La paura”, “Padre e figlio”, “La felicità”, “Il sesso”, “Il tempo”, “La giustizia”) tesa a far emergere i presupposti filosofici impliciti che hanno ispirato e mosso gli autori di queste opere. Non per spiegare i film, ma per aprire uno o più orizzonti che ne permettano una fruizione più ampia e approfondita.
Bartolo Ayroldi Sagarriga ha conseguito la laurea in Scienze filosofiche nel 2011 ed è fotografo, videomaker e autore di diversi cortometraggi. Dal 2011 è direttore artistico del festival internazionale del cortometraggio Fiaticorti di Istrana (TV), di cui ha vinto il premio per il miglior cortometraggio veneto nel 2010.
Umberto Curi è professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Padova. Visiting Professor alle Università di Los Angeles e Boston, ha tenuto seminari e conferenze in numerose università europee e americane. Fra le sue opere ricordiamo: Endiadi. Figure della duplicità (1995); L’apparire del bello (2013); Le parole della cura (2017); Il colore dell’inferno (2019); Film che pensano. Cinema e filosofia (Mimesis, 2020). Ha diretto per oltre vent’anni la Fondazione culturale Istituto Gramsci Veneto ed è stato per un decennio membro del consiglio direttivo della Biennale di Venezia.